Gnocco fritto

Lo gnocco fritto è un antipasto golosissimo tipico della cucina dell’Emilia Romagna. Si tratta di un impasto del pane a base di farina, acqua, lievito e strutto, una volta fritto viene solitamente accompagnato con salumi e formaggi. C’è chi lo prepara senza strutto o chi lo preferisce addirittura cotto al forno per una versione più leggera ma questa è la ricetta originale tradizionale.

Ingredienti per circa 50 pezzi

  • 500 gr di farina
  • circa 200 gr di acqua
  • 1 cucchiaino di lievito di birra secco (oppure 8 gr di lievito di birra fresco)
  • 70 gr di strutto (oppure pari quantità di burro oppure olio extravergine)
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 12 gr di sale
  • olio per friggere (oppure strutto)

Preparazione

Realizzare una pastella con 60 gr di farina presa dal totale, mescolata con lievito, zucchero, infine 50 – 55 gr di acqua per ottenere una pastella. Se si utilizza il lievito fresco va miscelato con 50 gr di acqua. Far lievitare coperto da una pellicola sul calorifero, circa 28 gradi, fino a quando non raddoppia e si formano le bollicine in superficie (circa 1 ora).

Aggiungete quindi il resto della farina e l’acqua. Impastate a mano fino a far assorbire tutti i liquidi, se l’impasto è troppo duro e c’è ancora farina intorno alla ciotola, aggiungete un altro cucchiaio di acqua, giusto il necessario per compattare tutto. A poco a poco aggiungere lo strutto morbido: impastare piano piano, aspettando prima che si assorbi un pezzo, per poi aggiungerne un altro. L’impasto deve risultare liscio e morbido. Aggiungere il sale, impastare ancora.

Formare una palla che va incisa a croce. Coprire con una pellicola e lasciate lievitare in luogo temperato a circa 28 gradi, fino a quando non triplica di volume (circa 2 ore). 

Stendere l’impasto con un mattarello spolverando con un pizzico di farina sopra e sotto e formate un rettangolo che abbia uno spessore di 3 millimetri circa. Tagliare delle strisce di 5 cm di larghezza e tagliate, fino a ricavare dei rombi. Quando l’olio arriva a temperatura immergere un paio di pezzi alla volta e aspettare che si gonfi lo gnocco. Giratelo e nel giro di un minuto è pronto per essere scolato su carta e subito riposto su un piatto.

Il segreto per una frittura chiara, dorata e asciutta è un olio a temperatura 175° costante.

Ancona

Io e mio marito Timo siamo stati in vacanza nelle Marche per la prima volta. Eravamo a Casa Onda a Roncitelli che si trova a due passi da Senigallia. Da lì abbiamo fatto varie gite. Abbiamo sentito opinioni molto diverse su Ancona quindi volevamo vederla di persona.

La nostra “guida personale” Rianne Jansen, che era già stata qui, ci ha detto che potevamo parcheggiare gratuitamente presso il monumento ai Caduti della prima guerra mondiale, un grande monumento imponente. Abbiamo camminato sulle scale verso il monumento. Da un lato si vedeva la città colorata e dall’altro lato la spiaggia e il mare.

Per prima cosa abbiamo camminato su per le scale fino al ristorante Cafè Rico’s, in cima sul tetto di una torre. Da qui c’è una bellissima vista! Con le nostre bibite abbiamo ottenuto delle patatine calde appena sfornate e un croissant ripieno. Sono sempre sorpresa di questa usanza speciale in Italia di viziare i clienti con qualche stuzzichino gustoso.

Dopo aver goduto della splendida vista della Riviera del Conero e del nostro drink abbiamo camminato giù per le grandi scale fino alla spiaggia Il Passetto, alla ricerca delle Grotte. Volevamo tanto vedere le grotte di cui Rianne ci aveva parlato. Vicino all’acqua un gruppo di pensionati stava giocando a carte insieme. Adoro vedere come la gente si comporta tra loro. I gesti, le grida forti e soprattutto le risate tutti insieme.

Guardando a destra vedevamo dei portoni in lontananza nelle scogliere bianche rocciose, ma sembravano direttamente sull’acqua e non raggiungibili a piedi. Abbiamo inviato di nuovo un messaggio alla nostra guida chiedendo da che parte andare e ci ha mandato a sinistra. E lì abbiamo visto le grotte con le loro porte colorate. Vedevamo due persone anziane che stavano giocando a carte di fronte a una grotta con i cancelli aperti. Ho provato a spiegargli che sono olandese e che nei Paesi Bassi non conosciamo queste grotte. Ho chiesto se potevo scattare una foto di loro. Poi ho sentito “sì, sì” e la donna ha iniziato a parlare ad alta velocità e ci ha mostrato delle foto. Sulle foto le grotte erano quasi direttamente sull’acqua, ma ora il mare era almeno un metro e mezzo più basso. 

Le grotte erano precedentemente utilizzate per lo stoccaggio dei pescatori. In alcune grotte abbiamo visto anche delle barche e degli attrezzi da pesca. La donna raccontava che la maggior parte delle grotte ora era utilizzata per scopo di vacanze. In alcuni era stata costruita una cucina davvero grande e c’erano lunghi tavoli con delle panchine. Pensavo: “Quanto sono fortunate queste persone. Che libertà! Lontano dalla frenetica vita di tutti i giorni. Cucinare, mangiare, chiacchierare e soprattutto divertirsi insieme gustandosi una birra o un vino.”

Alla fine della spiaggia abbiamo visto la famosa “Seggiola del Papa” che normalmente si trova nel mare, ma ora potevamo raggiungerla a piedi. Sfortunatamente, il ristorante dove Rianne aveva mangiato delle cozze deliziose, era chiuso.

Poi siamo tornati indietro e siamo saliti con l’ascensore per € 1, -. Attraverso il lungomare Viale della Vittoria abbiamo camminato verso il centro storico di Ancona. Abbiamo attraversato Piazza Cavour con la grande statua. In Piazza Roma abbiamo visto la Fontana dei Cavalli. La fontana era spenta e tutte le pareti erano piene di gente. Attraverso una recinzione abbiamo visto la Fontana della Tredici Canella, che stavano restaurando. Sono 13 maschere di Satiri, 12 di bronzo e 1 di pietra. C’è un detto che se bevi dalla fontana tornerai sicuramente di nuovo ad Ancona.

Non c’era acqua nella fontana, così bene … se torneremo non lo sappiamo ancora. Eravamo anche in Piazza Plebiscito con le numerose terrazze, le scale alte, la grande statua e la bellissima chiesa dove era appena in corso una messa.

Dopo aver mangiato e bevuto qualcosa siamo tornati alla macchina. Con più di 17.000 passi penso che abbiamo visto metà della città. Secondo noi è una città bellissima. Sfortunatamente, diversi edifici erano in cantiere, quindi ci torneremo volentieri! 

Saluti, Ellen e Timo van Breda

Cocktail Hugo

Probeer als zomers aperitief het recept van de HUGO cocktail, een drankje aanvankelijk verspreid in Trentino-Alto Adige, Venetië en het noordoosten van Italië. Maar dankzij haar frisheid heeft het heel Italië veroverd. De cocktail Hugo is het perfecte drankje voor de zomer, met een speciaal ingrediënt: citroenmelissesiroop, vaak vervangen door vlierbloesemsiroop, dat gecombineerd met prosecco en muntblaadjes echt heel smaakvol is.

Ingrediënten:

  • 4 ijsblokjes
  • 4/5 muntblaadjes
  • 30 ml citroenmelisse- of vlierbloesemsiroop
  • 60 ml prosecco
  • sodawater of spa rood

Doe in het cocktailglas de ijsblokjes, de prosecco en de citroen- of de vlierbloesemsiroop.

Voeg naar eigen smaak sodawater of spa rood toe om het geheel te verdunnen en de cocktail wat minder sterk te maken ( als je wil kun je ook tonic gebruiken met vlierbloesemsmaak).

Goed mengen en garneren met een muntblaadje.

Conoscete AstroSamantha?

Samantha Cristoforetti è un’astronauta e aviatrice, la prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea. E’ uno dei personaggi più rappresentativi della scienza: le sono stati intitolati un asteroide, una bambola Barbie ed un fiore. Ambasciatrice UNICEF, Cavaliere e Commendatore, ha una laurea specifica e due ad honorem.

Parla inglese, tedesco, francese e russo e sta imparando il cinese in previsione di possibili future missioni. Con la missione ISS Expedition 42/Expedition 43 ha conseguito il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo (199 giorni). Da straordinaria divulgatrice scientifica a 45 anni ha accettato di tornare in orbita con la Crew-4 verso la stazione spaziale internazionale per la Missione Minerva, dove è ingegnere di bordo.  

AstroSamantha – così soprannominata dai suoi fan – ha fatto entrare il mondo in quella che è a tutti gli effetti la sua seconda casa tramite la piattaforma Tik Tok https://www.tiktok.com/@astrosamantha?lang=en facendo scoprire come si vive in orbita alle prese con bisogni essenziali, dalla gestione del cibo al wc. 

Qui potete vedere ancora alcuni suoi interessantissimi video in Italiano: 

Cocktail Hugo

Per aperitivi estivi provate la ricetta del cocktail Hugo, drink inizialmente diffuso in Trentino Alto Adige, in Veneto e nel Nord Est, che ha conquistato tutta Italia grazie alla sua freschezza. L’Hugo è il drink perfetto per l’estate, con un ingrediente speciale: lo sciroppo di melissa, sostituito spesso dallo sciroppo di fiori di sambuco, che gradevolmente combinato con prosecco e foglie di menta, lo rende davvero molto piacevole.

Ingredienti:

•      GHIACCIO 4 cubetti
•      MENTA 4-5 foglie
•      SCIROPPO DI FIORI DI MELISSA o SAMBUCO 30 ml
•      PROSECCO 60 ml
•      SELTZ o ACQUA FRIZZANTE

Mettere nel bicchiere da aperitivo i cubetti di ghiaccio, il prosecco e lo sciroppo di melissa o fiori di sambuco.

Aggiungere a piacere un seltz o dell’acqua frizzante per diluire e rendere più leggero il cocktail (si può usare anche l’acqua tonica al gusto di sambuco).

Mescolare per bene e guarnire con foglioline di menta.  

La Verna

Ci piace andare a La Verna, un sanatorio francescano. Il sanatorio della Verna si trova sull’Appennino toscano. Sul monte c’è una foresta monumentale. Nell’estate del 1224 San Francesco si ritirò sul monte della Verna per un periodo di silenzio e preghiera.

La Verna è un luogo di spiritualità e pellegrinaggio. I pellegrini che vengono per trovare un posto di preghiera e riflessione e per essere aiutati dalla presenza di San Francesco. Alla Verna è possibile partecipare alla preghiera e alle celebrazioni dei frati. La cappella delle stimmate è esattamente dove Francesco ricevette le stimmate.

È un posto molto speciale!

Supplì alla romana

Rijstballetjes op Romeinse wijze

Ingrediënten (12 stuks)

  • 300 gr risottorijst
  • 250 gr gepelde tomaten uit blik, uitgelekt
  • 250 gr paneermeel
  • 200 gr mozzarella
  • 200 gr kalfsgehakt
  • 150 gr kalfslever
  • 100 gr rauwe ham
  • 25 gr geraspte Parmezaanse kaas
  • 15 gr ui
  • 3 eieren
  • witte wijn
  • tijm
  • suiker
  • olie om te frituren
  • extra vergine olijfolie
  • zout
  • peper

Bereidingswijze

Doe de tomaten in een braadpan met 20 gr olijfolie, de rijst, zout, peper, een halve liter water en een beetje suiker. Kook op middelhoog vuur gedurende 20 minuten, zet uit en laat een beetje afkoelen.

Klop de eieren los met de Parmezaan en meng door de eerder gekookte rijst, spreid het daarna uit over een dienblad en laat verder afkoelen. Fruit de fijngesneden ui in een koekenpan met ongeveer 20 gr olijfolie gedurende 3 minuten en voeg de ham, kalfsgehakt en lever, allemaal in kleine blokjes gesneden, toe. Bak nog 10 minuten door totdat het krokant is geworden. Blus af met een half glas wijn, laat verdampen, breng op smaak met wat blaadjes tijm, zout en peper en zet het vuur uit.

Vorm balletjes van de rijst, gevuld met blokjes mozzarella en het gebakken vleesmengsel (supplí). Haal de balletjes door het losgeklopte ei en daarna door de paneermeel en druk het goed aan, zodat het helemaal bedekt is.

Frituur in een ruime hoeveelheid hete olie gedurende 3 minuten en laat uitlekken op keukenpapier. Serveer direct.

Lazio, una destinazione da scoprire

La regione Lazio fa pensare subito a Roma. Un binomio imprescindibile, dove la meravigliosa capitale d’Italia quasi cancella l’esistenza delle altre province all’interno della regione. Eppure, invece, proprio le altre città attorno a Roma spesso e volentieri offrono attrazioni turistiche migliori, natura splendida e incontaminata con un comparto di testimonianze storiche capaci di affascinare anche il più “duro” e navigato dei viaggiatori.

La regione ha lanciato l’iniziativa “Più notti, più sogni” dove viene regalata una notte in più per chi ne prenota due o tre presso la stessa struttura e ospita due notti in più gratis se ne vengono prenotate cinque nella stessa struttura ricettiva. Si può anche scegliere tra tante attività e servizi turistici per vivere un’esperienza di viaggio a 360 gradi. L’iniziativa è rivolta a tutti i turisti italiani e stranieri, nonché residenti del Lazio, che sceglieranno di visitare la regione Lazio entro il 30 novembre 2022. 

https://www.visitlazio.com/piu-notti-piu-sogni-experience/

Il Lazio deve il suo nome al termine latino latus, che significa spazioso. Nella sua superficie di 18mila chilometri non mancano parchi naturali e riserve con grande presenza di colline e pianure e tre catene di monti. La regione è molto interessante a livello geografico e questo si rispecchia nella varietà di flora e fauna presente nella zona. Un territorio perfetto per escursioni naturalistiche, dall’immensa vegetazione della Maremma al verde generale predisposto a essere usato per opere come il Parco di Bomarzo, una delle tante attrattive sparse per la provincia, insieme alle necropoli, le zone dell’Etruria e della Tuscia, Volturno, Ferento e altri importanti siti archeologici.

Il Lazio conserva le testimonianze delle diverse popolazioni indo-europee che ci stanziarono fin dal secondo millennio avanti Cristo. Non soltanto i Latini, ma anche i Sabini, i Volsci, gli Ernici, gli Equi e gli Aurunci popolarono le zone centro meridionali di questa fertile regione, mentre a Nord si affermarono, almeno a partire dal V secolo a.C., gli Etruschi.

Ovviamente, con Roma capitale, il cibo tipico laziale è visto come la carbonara e l’amatriciana, l’arrabbiata e la gricia, la cacio e pepe e il pecorino. Eppure il tour mangereccio della regione tocca tanti piatti, soprattutto di carne: la porchetta è sicuramente un must in molte zone, mentre abbacchio e coda alla vaccinara sono i piatti necessari a completare la conoscenza basilare del mangiare romano. Carciofi e fiori di zucca sono i sovrani delle verdure, fatti in padella o fritti in pastella, ma ovviamente anche supplì e baccalà sono famosissime pietanze street food.

Supplì alla romana

Ingredienti (12 porzioni)

  • 300 g Riso Vialone nano
  • 250 g Pomodori pelati in scatola sgocciolati
  • 250 g Pangrattato
  • 200 g Mozzarella
  • 200 g Polpa di vitello
  • 150 g Fegato di vitello
  • 100 g Prosciutto crudo
  • 25 g Grana grattugiato
  • 15 g Cipolla
  • 3 Uova
  • Vino bianco
  • Timo
  • Zucchero
  • Olio per friggere
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale
  • Pepe

Procedimento

Mettere i pelati in una casseruola con 20 g di olio extravergine, il riso, sale, pepe, mezzo litro di acqua e poco zucchero. Cuocere a fiamma media per 20 minuti, spegnere e fare intiepidire.

Battere le uova con il grana e unirli al riso cotto in precedenza, poi stendere su un vassoio per farlo raffreddare. In una padella rosolare la cipolla tritata con circa 20 g di olio extravergine per 3 minuti e poi unire prosciutto, vitello e fegato tutti a dadini molto piccoli.

Proseguire la cottura per 10 minuti circa fino a che diventino croccanti. Sfumare con mezzo bicchiere di vino, far evaporare, profumare con qualche fogliolina di timo, salare, pepare e spegnere il fuoco.

Formare delle palline di riso e farcirle con la mozzarella a dadini e il misto di carni rosolate (supplì). Passare i supplì nell’uovo battuto e nel pangrattato premendo in modo che aderisca bene.

Friggere in abbondante olio bollente per 3 minuti e scolare sulla carta da cucina. Vanno mangiati subito.

Maranello

La vecchia fabbrica

Spesso andiamo a visitare una città, il mare, le montagne o una bella chiesa, ma per me un posto speciale in Italia è Maranello, dove nasce ogni Ferrari.
Nel villaggio vedi e senti tutto ciò che ha a che fare con la Ferrari. La fabbrica, quella vecchia e quella nuova, il museo e il circuito di Fiorano. Tutti le Ferrari nuove fanno un giro di prova attraverso il villaggio. Le vedi tutto il giorno e soprattutto ….. le senti!  Forse il miglior suono del mondo.
A Maranello si capisce cosa significano le parole “essere Ferrari “.  Maranello è un posto speciale per un appassionato di auto. Se hai molto tempo, puoi visitare la “sports car valley”. In questa regione si trovano le fabbriche e i musei di Ferrari, Lamborghini e Pagani. Molto bello da fare.

La nuova fabbrica (con la galleria del vento a sinistra)
La pista di Fiorano
La nuova fabbrica della Formule 1
Tutti le Ferrari nuove fanno un giro per il paese
Il più grande negozio Ferrari del mondo