Eurovision 2019

Vince l’Olanda e gli italiani modificano le pagine Wikipedia dei Paesi che hanno dato un voto basso a Mahmood

Sabato 18 maggio è terminata la finale dell’Eurovision Song Contest 2019 dove ha trionfato l’olandese Duncan Laurence con il brano Arcade. L’italiano Mahmood – arrivato con il massimo dell’umiltà grazie al pezzo Soldi che ha vinto Sanremo – si è piazzato al secondo posto conquistando 465 voti in totale dalle giurie e dal televoto. Si tratta per l’Italia del miglior risultato raggiunto dal 2011, quando anche Raphael Gualazzi si classificò sul secondo gradino del podio. Mahmood fa meglio di Grande Amore del Volo (terza nel 2015), di Occidentali’s Karma di Francesco Gabbani (sesta nel 2017) e di Non mi avete fatto niente di Ermal Meta e Fabrizio Moro (quinta nel 2018). I giornalisti italiani ci tengono a sottolineare che nell’Arena di Tel Aviv tutti, ma proprio tutti hanno battuto le mani a tempo della hit Soldi. Nonostante questo e i tantissimi voti arrivati dal televoto, il cantante non ha avuto il primo posto che è andato invece all’Olanda. Come da tradizione gli utenti italiani, piuttosto “bellicosi” quando si tratta di Eurovision, si sono divertiti a fare alcune modifiche alle pagine Wikipedia dei Paesi che hanno dato un voto basso a Mahmood.

Report dell’evento:

la Repubblica

Corriere della Sera

Nog meer Puglia en Basilicata

door Luc van Gemert

Craco

De plaats Craco ligt op een heuvel hoog boven het dal van de rivier Salandrella. In de 8e eeuw werd ze gesticht onder de naam Graculum. De huizen zijn dicht tegen de oude Normandische toren van het dorp gebouwd, die op het hoogste punt staat. In 1963 werd Craco geëvacueerd in verband met een dreigende aardverschuiving. Inmiddels is het oude Craco al zwaar aangetast door natuurgeweld en grotendeels ingestort. De sfeer in de smalle straatjes is spookachtig en men moet er uitkijken voor vallend puin. Je kunt hier een rondleiding doen door de verlaten en vervallen stad. De stad en de omliggende heuvels worden regelmatig gebruikt voor filmopnames en commercials.


Polignano a mare

Prachtig stadje met een iconisch strandje in een baai, tevens de geboorteplaats van Domenico Modugno, zanger van Dipinto nel blu, bij velen bekender als Volare.

Alberobello

De Trulli-“hoofdstad”

Martina Franca en Locorotondo

Twee dorpjes in hetzelfde dal waar Alberobello in ligt. Beiden ook prachtige dorpen, omgeven door Trulli.

Santa Maria di Leuca

Het meest zuidelijke stadje in de hak van de laars

I trabucchi

door Yvonne Foudraine

un trabucco

L’anno passato siamo stati in Puglia e in questo articolo ti spiego che cosa è un trabucco e dove sono state prese le immagini aggiunte. Abbiamo visitato questo trabucco a Peschici, nel Gargano, e ci siamo anche rimasti a mangiare.

Un trabucco è un’antica rete da pesca tipica delle coste del Gargano, del Molise e dell’Abruzzo. È costruito in legno, del pino d’Aleppo. Adesso sono tutelati come patrimonio monumentale del Parco Nazionale del Gargano e diffusi nel basso Adriatico. I trabucchi non sono più usati, ma sono usati come ristorante dove si può mangiare del pesce. 

Lecce

door Monique Buiting

Il mio primo incontro con “il tacco dello stivale”

L’anno scorso sono stata in Puglia per la prima volta, destinazione: Lecce. Lecce è bellissima e il centro storico è molto vivace con diversi ristoranti, bar e negozi. Molte cose da vedere, ad ogni angolo si trova qualche bellezza. Come guida ho usato “lekker Lecce” di www.ciaotutti.nl. Con questa guida in mano si fa un giro nel centro storico e si possono gustare dei dolci tipici leccesi, come il pasticciotto o il rustico.

È meglio non usare una macchina a Lecce perché le strade sono molto strette, a senso unico ed è vietato parcheggiare nel centro. Vicino al centro storico si trova la stazione ed è molto facile ed economico viaggiare con i trasporti pubblici. Per esempio viaggiare in treno ad Ostuni, la città bianca. Durante il viaggio si può godere la vista con gli oliveti, il simbolo della Puglia.

È stato un bel primo incontro con la Puglia, ma troppo breve! Sono sicura che ritornerò in Puglia perché ci sono molte, molte cose da visitare. È possibile andare in aereo da Eindhoven a Brindisi o da Weeze a Bari. È molto divertente leggere prima il libro “Puglia, een bijzondere belevenis” di Hetty Vogel.

Spaghetti cacio e pepe

“Si la vita è un mozzico, qui mozzichi bene”. Questo è una delle frasi tipiche che si possono leggere come introduzione ad un menù nelle trattorie o fraschette romane. Ma la Carbonara, l’Amatriciana, come gli spaghetti cacio e pepe, sono diventati oramai piatti simbolo dell’italianità, del mangiar bene con ingredienti DOP e legati alle tradizioni dei territori in cui sono nate. Un’eccellenza come la cacio e pepe dove grazie alla combinazione chimica di acqua e proteine del Pecorino si ottiene una crema senza grumi.

Ingredienti:

  • Spaghetti 320 gr
  • Pepe nero in grani q.b.
  • Pecorino romano stagionatura media, da grattugiare 200 gr
  • Sale fino q.b.

Mettere a bollire l’acqua salata in un tegame (mettetene circa la metà di quanto ne usate di solito per cuocere la pasta, così sarà più ricca di amido) e cuocere gli spaghetti.

Nel frattempo, versate i grani di pepe interi su un tagliere e schiacciateli pestando con un pestello per carne o un macinino: in questo modo si sprigionerà maggiormente il profumo pungente del pepe.

Versate metà dose di pepe schiacciato in una padella ampia antiaderente e tostatelo a fuoco dolce mescolando con una paletta di legno, poi sfumate con paio di mestoli di acqua di cottura della pasta.

Scolate gli spaghetti quando saranno molto al dente tenendo da parte l’acqua di cottura e versateli direttamente nella padella con il pepe tostato, così proseguiranno la cottura con il condimento. Smuovete la pasta continuamente con delle pinze da cucina e aggiungete un mestolo di acqua o due al bisogno, per continuare la cottura “risottando” gli spaghetti.

Nel frattempo occupatevi della crema al Pecorino: versate circa metà dose di Pecorino grattugiato in una ciotola e aggiungete un mestolo di acqua di cottura della pasta sul Pecorino grattugiato. Mescolate con una frusta in maniera energica e unite la dose restante di Pecorino, tenendone poco da parte per condire successivamente. Unite ancora un po’ di acqua al bisogno: in questa fase dovrete calibrare bene dose di Pecorino e acqua per ottenere una crema della giusta consistenza e senza grumi.

Terminate la cottura della pasta e prima di unire la crema di Pecorino mescolate brevemente la crema ponendo la ciotola sopra il vapore del tegame con acqua calda, così da riportare la crema ad una temperatura simile a quella della pasta.

Spegnete il fuoco della padella con gli spaghetti e versate la crema di Pecorino. Mentre versate la crema di Pecorino sugli spaghetti, muoveteli continuamente con la pinza da cucina, poi versate anche il Pecorino che avevate tenuto da parte mescolate e saltate ancora la pasta quindi mettete nei piatti gli spaghetti e insaporite con il restante pepe.

Forelfilet met asperges in folie

Asperges gaan perfect samen met vis, in een licht en smakelijk hoofdgerecht. Je kunt ook witte asperges gebruiken, aangezien het seizoen daarvoor al begonnen is. 

Ingrediënten:
 

  • 800 gram forelfilet
  • 400 gram asperges, al schoongemaakt en geblancheerd in kokend water (3-5 minuten afhankelijk van de grootte)
  • 1 eetlepel fijngesneden peterselie
  • extra vergine olijfolie, zout, peper

 
Bereiding:
 

  • Knip 4 rechthoeken van bakpapier, leg daarna in het midden van elk de helft van een forelfilet.
  • Verdeel de in de lengterichting door de helft gesneden asperges over de filets.
  • Breng op smaak met zout en een scheutje olie. Bedek met de andere helft van de forelfilet en voeg nog wat peper toe.
  • Aromatiseer met de fijngesneden peterselie. Vouw daarna het bakpapier met inhoud dicht en leg 20 minuten in de oven op 180 graden. Wanneer de filets gaar zijn, haal ze uit de oven, maak de pakketjes daarna open en serveer ze.



Topolino ‘Made in Italy’ compie 70 anni

Era il 7 aprile 1949 quando Topolino fu pubblicato nello storico formato libretto. Da allora, il celebre settimanale a fumetti ha accompagnato generazioni di italiani e il 3 aprile esce con un numero celebrativo e con un volume che ripercorre la storia unica del magazine. Da allora è rimasto invariato nel suo formato, ma ha saputo evolversi e adeguarsi alla società che cambia, accompagnando generazioni di italiani dai primi passi nella lettura a momenti piacevoli di svago, intrattenimento, ma anche di conoscenza e apprendimento.

Su queste pagine sono nate le grandi parodie Disney come la rivisitazione della Divina Commedia dove Pippo era Virgilio, Topolino Dante e il testo era scritto in terzine. Sono seguiti omaggi e storie ispirate a classici, soprattutto italiani (I Promessi Sposi ad esempio sono diventati Promessi Paperi nel 1976 e Promessi Topi nel 1989) ma non solo: L’Odissea è stata rivisitata nel 1961.

Da sempre il rapporto con la cultura italiana, contemporanea e non, è stato strettissimo: hanno realizzato soggetti e storie per Topolino Enzo Biagi, Mario Monicelli, Alessandro Baricco (che ha riscritto il suoNovecento), Susanna Tamaro, Renzo Arbore, Vincenzo Mollica. Spesso maestri del fumetto hanno incontrato i grandi maestri del cinema. È il caso di “Topolino presenta:La Strada – Omaggio a Federico Fellini”. In questa storia del 1991 sono state ricreate le atmosfere del film del 1954 facendo vestire di nuovo a Topolino i calzoncini dei suoi primi anni, quelli rossi con i bottoni gialli. Il risultato piacque moltissimo a Fellini e a Giulietta Masina.

Molti vip e personaggi televisivi sono stati trasformati in paperi (da Francesco Totti a José Mourinho, da Fiorello a Jovanotti, da Mike Bongiorno al commissario Montalbano), e molti paperi sono stati inventati di sana pianta. Personaggi “italiani” sono infatti Paperinik, il papero ecologista Ok Quack e l’investigatore Umperio Bogarto Romano Scarpa, altro grande maestro Disney, è il papà di Atomino Bip Bip, della fidanzata di Gambadilegno Trudy,  dell’eterna innamorata di zio Paperone, Brigitta, di Filo Sganga, di Paperetta Yé-Yé. Oggi l’Accademia Disney italiana è leader globale e le storie inventate e realizzate per le pagine di Topolino in Italia vengono tradotte nel mondo.

Cartoccio di filetti di trota con asparagi

Gli asparagi si abbinano perfettamente al pesce, per un secondo piatto leggero e gustoso. Potete usare anche gli asparagi bianchi, visto che è iniziata la stagione. 

Ingredienti:
 

  • 800 g di filetti di trota
  • 400 g di asparagi già mondati e scottati in acqua bollente (3/5 minuti a seconda della grandezza)
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • olio extravergine d’oliva, sale, pepe
  • 1 peperone
  • 2 pomodori
  • qb acqua, olio extra vergine di oliva, sale

 
Procedimento:
 

Tagliate 4 rettangoli di carta da forno, quindi disponete al centro di ognuno metà di un filetto di trota.

Distribuite sui filetti gli asparagi già tagliati a metà per il lungo.

Regolate di sale e poi condite con un filo di olio. Chiudete con l’altro mezzo filetto di pesce e infine regolate di pepe.

Aromatizzate il pesce con il prezzemolo tritato finemente. Chiudete quindi i cartocci e poneteli in forno a 180° per 20 minuti. Quando i filetti saranno ben cotti, sfornateli, poi aprite il cartoccio e servite.