Negli ultimi anni Milano ha ritrovato la sua grande spinta propulsiva. Grazie ad Expo la città è diventata sempre più internazionale, ha scalato le classifiche sulla qualità della vita diventando attrattiva, sono stati riscoperti i suoi gioielli come il Cenacolo e la Pinacoteca di Brera. Anche i grattacieli sono diventati espressione di un diverso modo di abitare dove, al panorama che si gode dall’alto, si somma il ripensamento dello spazio urbano, non solo in termini di efficienza e ottimizzazione. Non a caso, a conquistare il podio nella classifica dei grattacieli più belli del mondo è stato il Bosco Verticale in zona Porta Nuova, progettato da Boeri Studio e realizzato dal gruppo Hines Italia di Manfredi Catella. Il complesso – composto da due torri alte 110 e 80 metri – incorpora il verde urbano attraverso un sistema di ampie terrazze sulle quali sono stati piantati numerosi alberi e oltre 90 specie di piante: facciate viventi che, oltre a mettere in comunicazione interno ed esterno, riqualificano il contesto migliorandone la vivibilità.
Il Bosco Verticale, uno dei simboli della nuova Milano, è il grattacielo più bello e innovativo del mondo secondo il Council on Tall Buildings and Urban Habitat promosso dall’Illinois Institute of Technology di Chicago. Si tratta di un modello di edificio residenziale sostenibile, un progetto di riforestazione metropolitana che contribuisce alla rigenerazione dell’ambiente e alla biodiversità urbana senza espandere la città sul territorio. Unico aspetto negativo? Costoso, dunque un progetto per pochi ricchi o solo per i fortunati che sono stati capaci di aggiudicarsi una stanza in affitto tramite Airbnb per 180 euro a notte.
Una stanza in affitto tramite Airbnb
La bella notizia è che arriverà il Bosco Verticale di Boeri a Eindhoven, una città che da sempre ama il design italiano. La differenza essenziale? I prezzi accessibili e un progetto per tutti, anzi per chi proprio non potrebbe permetterselo, curato direttamente da Trudo. Si chiamerà la Torre Trudo e verrà costruita nel quartiere di Strijp-S, proprio dove nei prossimi anni sorgerà un omaggio alla Torre Velasca, simbolo del design milanese.
Secondo l’architetto Stefano Boeri si tratta del “primo Bosco Verticale in social housing, destinato ad un’utenza popolare. La torre ospiterà appartamenti per famiglie e giovani che, pagando un affitto ridotto, potranno godere della presenza nei loro balconi di centinaia di alberi e piante delle specie più varie. La Torre Trudo di Eindhoven conferma la possibilità di unire le grandi sfide del cambiamento climatico a quelle del disagio abitativo e della povertà. La forestazione urbana non è solo una necessità per migliorare l’ambiente delle città nel mondo, ma l’occasione per migliorare le condizioni di vita dei cittadini meno abbienti.”