Gekonfijte cherrytomaatjes

Een makkelijk recept waar je verse cherrytomaatjes voor nodig hebt en veel geduld. Het konfijten is een bereidingswijze waarbij je langzaam op een lage temperatuur gaart, wat de cherrytomaatjes zoet maakt.

  • 600 gram cherrytomaatjes
  • suiker (naar smaak)
  • zout (naar smaak)
  • oregano of tijm (naar smaak)
  • olijfolie (naar smaak)
  • geraspte citroenschil
  • 3 teentjes knoflook
  • Bereidingswijze

Halveer de cherrytomaatjes en plaats ze met de gesneden kant naar boven op een bakplaat met bakpapier, zonder dat ze elkaar overlappen. Besprenkel ze met olijfolie, een beetje zout, suiker en oregano (of tijm).

Voeg de hele knoflookteentjes en de citroenschil-rasp toe en laat ze 2 uur garen in de oven op 140 graden.

Je kunt ze serveren als bijgerecht of door de pasta of als topping voor flatbreads, broodjes of pizza’s.

Riapre al pubblico il Labirinto diArnaldo Pomodoro

Un’esperienza unica tra arte, storia e mito nei sotterranei di Milano

tutto il mondo per le sue monumentali opere in bronzo. Le sue sculture sferiche distintive, con complessi motivi geometrici e superfici spezzate, esplorano la tensione tra perfezione e decadenza. Le sue opere iconiche impreziosiscono importanti spazi pubblici in tutto il globo e definiscono la scultura moderna.

Il Labirinto che si trova a Milano è un viaggio nell’immaginario dell’artista. Ispirato all’Epopea di Gilgamesh, il primo grande poema allegorico della Storia dell’Umanità (2000 a.C. circa), il Labirinto conduce il visitatore in un viaggio tra mito e memoria, alla scoperta delle radici dell’esperienza umana. Situata nei sotterranei del Headquarter milanese della Maison FENDI l’opera invita i visitatori a vivere un’esperienza straordinaria e immersiva nei meandri di una scultura che trascende il concetto tradizionale di spazio artistico.

L’opera ambientale è una sintesi perfetta del percorso artistico e creativo che Arnaldo Pomodoro ha sviluppato nel corso di una vita. L’accesso è possibile esclusivamente tramite visita guidata per via prenotazione e acquisto del biglietto on line. A tutti i partecipanti all’attività viene consegnato un biglietto omaggio per visitare la mostra “Open Studio #3. Arnaldo Pomodoro la Sfera” in corso in Via Vigevano 3, Milano, fino al 1 giugno 2025.

Fondazione Arnaldo Pomodoro
 

Pomodorini confit

Una ricetta molto semplice dove occorrono i pomodorini freschi e tanta pazienza. La cottura confit è lunga e a bassissima temperatura e li rende dolci.

Ingredienti:

  • 600 grammi di pomodorini
  • q.b. zucchero
  • q.b. sale
  • q.b. origano o timo
  • q.b. olio d’oliva
  • scorza di limone grattugiata
  • 3 spicchi d’aglio

Procedimento:

Tagliare i pomodorini a metà, disporli su una teglia con carta da forno con la parte del taglio verso l’alto senza sovrapporli. Poi aggiungere olio d’oliva, un pizzico di sale, zucchero e origano.

Aggiungere gli spicchi d’aglio e la scorza di limone e cuocere in forno per 2 ore a 140 gradi.

Si possono servire come contorno, per condire la pasta, farcire piadine, panini e pizze. 

Pasta met citroenpesto

  • 350 g spaghetti
  • 2 onbehandelde, biologische citroenen
  • 200 g geraspte kaas
  • 50 g pijnboompitten
  • basilicum
  • extra vierge olijfolie
  • schil van 1 citroen
  • zout, peper, naar smaak

Snijd met een zeer fijne dunschiller reepjes van de schil van de citroenen en zorg ervoor dat je alleen het gele gedeelte gebruik. Rooster de pijnboompitten en mix vervolgens alle ingrediënten: citroenschil, geroosterde pijnboompitten, geraspte kaas, sap van een halve citroen, 5 of 6 eetlepels extra vierge olijfolie.

Mix tot een dikke, homogene pesto en maak af naar smaak met fijn geraspte citroenschil. De citroenpesto is klaar.

Kook de pasta en giet hem beetgaar af, bewaar wat kookwater. Doe de pasta over in een pan en voeg de citroenpesto en een pollepel kookwater toe. Roerbak enkele minuten. Breng voor het opdienen de pasta met citroenpesto op smaak met een beetje citroenrasp.

L’outsider Lucio Corsi arriva secondo a Sanremo e rappresenterà l’Italia a Eurovision

Il cantautore toscano è stata la sorpresa del 75esimo Festival di Sanremo. Come pochi è riuscito a rendere armonioso il rock d’autore alle sonorità folk e glam, trasformandone le sue atmosfere surreali in poesia. Lucio Corsi è uno dei giovani cantautori e artisti più interessanti delle nuove generazioni musicali in Italia. Sebbene il suo nome non sia (per ora) notissimo al grande pubblico, il musicista toscano, oggi 31enne, ha una carriera ultradecennale alle spalle. Apprezzato da moltissimi colleghi e critici, si è ritagliato sempre più spazio nella scena indie ma anche nel mondo della musica live, che anima sempre con passione, poesia e delicatezza.

Meritatissimo il secondo posto con la sua canzone Volevo essere un duro che ha già conquistato pubblico e critica grazie a un testo intenso che affronta il contrasto tra ciò che si vorrebbe essere e ciò che si è realmente. La canzone è una dichiarazione d’intenti, un’aspirazione che l’artista rivela di aver coltivato fin da bambino, influenzato forse da modelli cinematografici o da figure eroiche. Crescendo, tuttavia, si scontra con la realtà della propria fragilità e autenticità e con la complessità del mondo, un ambiente che mette a dura prova le sue ambizioni di durezza. 

Corsi è stato sorpassato con una manciata di voci da Federico Olivieri, in Arte Olly, che ha vinto il Festival con Balorda Nostalgia. Normalmente il vincitore di Sanremo partecipa ad Eurovision, ma Olly ha rinunciato e noi siamo felici che sarà Lucio a rappresentare l’Italia. E voi cosa ne pensate?

Volevo essere un duro (testo)

Volevo essere un duro
Che non gli importa del futuro
Un robot
Un lottatore di sumo
Uno spaccino in fuga da un cane lupo
Alla stazione di Bolo
Una gallina dalle uova d’oro
Però non sono nessuno
Non sono nato con la faccia da duro
Ho anche paura del buio
Se faccio a botte le prendo
Così mi truccano gli occhi di nero
Ma non ho mai perso tempo
È lui che mi ha lasciato indietro

Vivere la vita
È un gioco da ragazzi
Me lo diceva mamma ed io
Cadevo giù dagli alberi
Quanto è duro il mondo
Per quelli normali
Che hanno poco amore intorno
O troppo sole negli occhiali

Volevo essere un duro
Che non gli importa del futuro no
Un robot
Medaglia d’oro di sputo
Lo scippatore che t’aspetta nel buio
Il Re di Porta Portese
La gazza ladra che ti ruba la fede

Vivere la vita
È un gioco da ragazzi
Me lo diceva mamma ed io
Cadevo giù dagli alberi
Quanto è duro il mondo
Per quelli normali
Che hanno poco amore intorno
O troppo sole negli occhiali
Volevo essere un duro
Però non sono nessuno
Cintura bianca di Judo
Invece che una stella uno starnuto

I girasoli con gli occhiali mi hanno detto
“Stai attento alla luce”
E che le lune senza buche
Sono fregature
Perché in fondo è inutile fuggire
Dalle tue paure

Vivere la vita è un gioco da ragazzi
Io, io volevo essere un duro
Però non sono nessuno

Non sono altro che Lucio
Non sono altro che Lucio

Molto delicata anche la sua versione di Volare (nel blu dipinto di blu) di Domenico Modugno nella serata duetti, proposta assieme a Topo Gigio (!).

Pasta al pesto di limoni 

Ingredienti (4 persone):

•    350 g di spaghetti
•    2 limoni non trattati
•    200 g di formaggio grattugiato
•    50 g di pinoli
•    basilico
•    olio extravergine di oliva
•    scorza di 1 limone
•    sale, pepe QB

Procedimento:

Ricavare con un pelapatate molto fine delle strisce dalla buccia dei limoni, avendo cura di prendere solo la parte gialla. Tostare i pinoli, poi frullare tutti gli ingredienti: le scorze di limone, i pinoli tostati, il formaggio grattugiato, il succo di mezzo limone, 5 o 6 cucchiai di olio extravergine d’oliva, sale e pepe.

Frullare fino a ottenere un pesto denso e omogeneo e completare a piacere con la zeste di limone grattugiata finemente. Il pesto di limoni è pronto.

Cuocere la pasta e scolarla al dente, conservando un po’ di acqua di cottura. Trasferirla in una pentola e aggiungendo il pesto di limoni e un mestolo di acqua di cottura. Mantecare per qualche minuto. Prima di servire, insaporire la pasta con pesto di limoni con un po’ di scorza di limone.

Gegratineerde venkel uit de oven

Ingrediënten

  • 2 grote venkel
  • 50 gram paneermeel
  • braadkruidenmix (of zwarte peper), naar smaak
  • extra vergine olijfolie, naar smaak
  • zout, naar smaak

Bereiding

Snijd de venkel in dunne plakjes en doe ze in een kom. Voeg zout en de kruidenmix toe en meng het paneermeel er goed door. Liefhebbers kunnen ook twee lepels geraspte kaas toevoegen aan het paneermeel.

Bekleed een grote ovenschaal met bakpapier en verdeel de venkel erover. Breng op smaak met olijfolie en bak 30-35 minuten op 190 graden.

Direct te eten als bijgerecht.

Amazing. 80 (e più) anni di supereroi Marvel

Quella della Marvel è una delle storie più entusiasmanti per gli appassionati di fumetti. Nata nel 1939 grazie a un’idea di Martin Goodman, la casa editrice americana ha dato vita a personaggi come Spider-Man e Captain America, Hulk e Iron Man, Thor e gli X-Men. La mostra AMAZING. 80 (e più) anni di supereroi Marvel celebra, a 85 anni dalla nascita, una delle più importanti case editrici al mondo, fondata nel 1939 da Martin Goodman.

L’esposizione – che si terrà a Torino presso il Palazzo Barolo fino al 9 marzo – si concentra sul percorso artistico, dagli anni Quaranta al 2023, che ha dato vita a personaggi indimenticabili quali L’uomo ragno, Hulk, Thor, Capitan America, i Fantastici Quattro e tantissimi altri, sotto la guida di sceneggiatori innovativi e la punta della matita di grandi maestri.

Tavole originali, manifesti, poster, memorabilia, oggettistica, giocattoli e ingrandimenti scenografici dedicati alle vignette più memorabili compongono il racconto visivo di un’evoluzione ancora in atto, che ha portato le creazioni di Marvel a ispirare film e serie televisive di enorme successo, con il supporto di pannelli esplicativi e timeline che riassumono, decennio per decennio, le tappe principali della sua storia.

Più informazioni si trovano qui.