Krokante garnalen

Kerstmis is in aantocht en dus hier een heerlijk voorgerecht, gemakkelijk te maken en niet alleen voor feestdagen.

Ingrediënten:

  • 24 middelgrote garnalen
  • 24 dunne plakjes spek
  • 1 rol of 1 pak plakjes bladerdeeg
  • 1 eierdooier
  • sesamzaadjes

Bereiding:

Je kunt dit gerecht bereiden met verse of bevroren garnalen; als je het tweede doet, zorg er dan voor dat je ze ontdooit door ze de avond ervoor in de koelkast te leggen, zodat ze langzaam ontdooien en hun kwaliteit behouden.

Vervolgens wikkel je elke garnaal in een plakje spek (je kunt ook wangspek ipv buikspek gebruiken); zorg ervoor de staart vrij te houden. Je kunt hier een pastaradertje voor gebruiken.

Rol het bladerdeeg uit en snijd het in reepjes van ongeveer 1 centimeter breed. Wikkel elke garnaal in een reepje bladerdeeg, beginnend bij de staart, en zorg er weer voor dat deze vrij blijft. Druk de naden en het uiteinde van het bladerdeeg lichtjes vast.

Verwarm de oven voor op 180˚C. Smeer met een kwastje het bladerdeeg in met eigeel, nadat je dit hebt opgeklopt, en bestrooi het met sesamzaad. Plaats het gerecht 15 minuten in de oven, tot de garnalen goudkleurig zijn. Warm serveren!

Het gerecht smaakt prima met een glaasje prosecco (mousserende witte wijn) of andere witte wijn, zoals Sauvignon (fris, met tonen van citrus, limoen, vlierbessen en appel; een zuivere en verfijnde wijn met een lange afdronk), Albana (mooie, volle kleur, in de geur rijp fruit van abrikozen, sinaasappelschil, honing; in de mond opvallend rijk, fris en droog met een fijne, lange afdronk.) of Falanghina (fris en elegant, aroma van appel, citrus en bloemen; in de afdronk een klein bittertje).

Eet smakelijk en gezellig kerstfeest!

Finisce il 2019, anno in cui ci ha lasciato Andrea Camilleri

I suoi libri sono stati tradotti in oltre 120 lingue. La serie televisiva tratta dai suoi libri, il Commissario Montalbano, è tra le più celebri della storia televisiva italiana. Uno scrittore, uno sceneggiatore, un regista e un docente; in una sola parola: un maestro.  Andrea Camilleri, classe 1925, si è spento la mattina del 17 luglio di quest’anno a Roma all’ospedale Santo Spirito dove era arrivato in condizioni gravi. Lascia un patrimonio di oltre 100 libri e 30 milioni di copie vendute. Dai romanzi al teatro fino alle prese di posizione sulla politica, l’Italia quest’anno ha pianto uno dei suoi più grandi autori contemporanei. 

“Se potessi, vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio cunto* passare tra il pubblico con la coppola in mano”. Così rispondeva Andrea Camilleri a chi gli chiedeva come mai a 93 anni non si fosse ancora deciso ad andare in pensione, come mai nonostante gli occhi che da tempo si erano spenti, continuasse a impastare realtà e fantasia in quella sua lingua eccezionale, il vigatese, che non aveva alcun corrispettivo nella realtà, ma che finiva per essere più concreta che mai. Non si può smettere di fare ciò per cui si è nati. E il Maestro siciliano era nato per raccontare storie, ma vivrà per sempre nelle pagine dei suoi libri.

Come ricordarlo al meglio? Con questa bellissima intervista televisiva presso Che tempo che fa, piena di speranza e saggezza.

Se avete ancora voglia di ascoltarlo consigliamo anche questo racconto dalla serie Camilleri legge Montalbano – Il compagno di viaggio

*) cunto: arcaica forma di poesia narrativa in dialetto siciliano, dalle antichissime origini greche

Gamberi in crosta

Natale sta arrivando: ecco una ricetta per preparare un antipasto goloso, facile da realizzare ma di grande effetto e non solo per le feste.

Ingredienti:

  • 24 gamberi medi
  • 24 fette di pancetta sottile
  • 1 rotolo di pasta sfoglia
  • 1 tuorlo d’uovo
  • Q.B. semi di sesamo

Preparazione:

Potete preparare questo piatto partendo da gamberi freschi o surgelati, se utilizzate i secondi abbiate cura di farli scongelare mettendoli in frigo la notte prima così da ottenere uno scongelamento lento che non stressi troppo il nostro ingrediente.

Procediamo quindi avvolgendo ogni singolo gambero in una fetta di pancetta (potete anche usare del guanciale) avendo cura di non coprire la coda ed aiutandovi con una rotella tagliapasta.

Dopo averla stesa, tagliate la pasta sfoglia a strisce larghe circa 1 centimetro. Avvolgete nuovamente i gamberi nella pasta sfoglia, partendo dalla coda, sempre avendo cura di lasciarla libera e facendo sormontare la pasta ad ogni giro fino a coprire tutto. Con una lieve pressione delle dita fate attaccare lo strato finale.

Preriscaldate il forno a 180˚C. Pennellate il tutto con il tuorlo, dopo averlo sbattuto, ed infine spolverate con alcuni semi di sesamo. Infornate per circa 15 minuti finché non saranno ben dorati. Servite ben caldo!

Il nostro piatto si abbina benissimo con le “bollicine” o con vini bianchi tipo sauvignon, albana e falanghina, solo per citarne alcuni.

Buon appetito e buone feste!

Kalfslever op Venetiaanse wijze

Het recept dat ik aanbied, is een ware klassieker in de Venetiaanse keuken.

Zoals altijd zijn er allerlei varianten en waarschijnlijk werd dit gerecht oorspronkelijk met vijgen in plaats van met uien bereid.

Kalfslever op Venetiaanse wijze is een erg lekker gerecht, waarvoor het zogenaamde ‘vijfde kwart’ gebruikt wordt; natuurlijk krijg je 4 kwarten als je een dier vierendeelt, maar met deze term worden de ingewanden bedoeld.

Ik weet dat niet iedereen van deze delen van het dier houdt, maar ik verzeker je dat je nog wel eens verrast zou kunnen worden.

Ingrediënten:

  • 600 gr. di fegato di vitello
  • 3 cipolle bianche
  • 40 gr burro                                
  • olio di oliva q.b.
  • ½ bicchiere di vino bianco
  • 3 foglie di alloro
  • sale e pepe

Bereiding:

Snijd de uien in dunne ringen, smelt de boter met de olijfolie en bak de uien zachtjes zonder dat ze verkleuren. De vlam moet laag staan en dit duurt ongeveer 10 tot 15 minuten.

In de tussentijd, nadat je de lever hebt schoongemaakt, de huid die de lever bedekt en de bloedvaten verwijderd, snijd je de lever in reepje van ongeveer 3 millimeter dik.

Verhoog de vlam, voeg de lever toe, laat het goed aanbraden, blus het vervolgens met de witte wijn en voeg de laurier toe.

Laat ongeveer 5 minuten bakken, breng op smaak met zout en peper en serveer.

Één van de klassieke combinaties is met polenta op basis van witte maïs, die zeker in Veneto veel gegeten wordt.

Dit gerecht is lekker met een droge, medium volle rode wijn, zoals: Lagrein, Cabernet Sauvignon, Merlot om er zo maar een paar te noemen.

Buon Appetito!

Veneta

Il 12 novembre in tutto il mondo si è parlato di Venezia per la straordinaria onda di acqua alta che ha sommerso ampie zone della città, raggiungendo un livello massimo di 187 centimetri e avvicinandosi ai livelli di quella mai registrata, i 194 centimetri dell’alluvione del 1966. L’acqua alta – definita così quando il livello del mare supera gli 80 centimetri – è un fenomeno ricorrente nella storia di Venezia, ma negli ultimi anni è diventata sempre più frequente.

Normalmente a Venezia il contributo più significativo alle maree è dato dal fattore astronomico, cioè l’attrazione della Luna e secondariamente anche del Sole che ciclicamente e regolarmente fanno alzare e abbassare il livello delle acque, ma a volte a questo si aggiungono fattori meteorologici, come forti piogge e vento di scirocco proveniente dal basso Adriatico. Oltre a questi due fattori, ci sono altre due condizioni che hanno un effetto sul fenomeno dell’acqua alta: l’abbassamento del livello del suolo e l’innalzamento del livello del mare. Per tutti questi motivi da tempo ormai Venezia sta studiando un modo per prevenire che l’acqua alta sommerga regolarmente la città, e nei prossimi anni dovrebbe essere inaugurato il MOSE, una specie di enorme e costosissima diga mobile che si azionerà quando l’alta marea supererà la soglia dei 110 centimetri. La costruzione del MOSE è iniziata circa quindici anni fa, ma è stata caratterizzata da grandi ritardi e imprevisti: attualmente l’opera è realizzata al 94% secondo i suoi costruttori, e la data annunciata per la sua entrata in funzione è la fine del 2021.

In Italia non si parla di altro e spesso si fanno riferimenti agli esempi olandesi, come le protezioni del porto di Rotterdam. Dopo l’acqua alta straordinaria che ha sommerso l’intera città di Venezia e le altre isole della laguna come non capitava da 53 anni, sono stati stimati danni per centinaia di milioni di euro, anche se il livello sta rientrando nella media stagionale. La città è ancora fragile e l’acqua alta durerà ancora per giorni, mentre residenti e commercianti stanno provvedendo a sistemare gli immensi danni subiti.

Fegato alla Veneta

La ricetta che vi propongo è un vero classico della cucina veneta.
Si trovano come sempre diverse varianti e probabilmente anticamente veniva servito con i fichi e non con le cipolle.
Si tratta di un piatto molto gustoso che utilizza il cosiddetto ‘quinto quarto’, ovviamente dividendo un animale in 4 parti se ne ottengono 4 ma si usa chiamare cosi le interiora.
So che non tutti amano queste parti dell’animale ma vi assicuro che potreste rimanere sorpresi.

Ingredienti:

  • 600 gr. di fegato di vitello
  • 3 cipolle bianche
  • 40 gr burro                                
  • olio di oliva q.b.
  • ½ bicchiere di vino bianco
  • 3 foglie di alloro
  • sale e pepe

Preparazione:

Affetta le cipolle abbastanza sottili, fai sciogliere il burro con l’olio d’oliva quindi fai rosolare dolcemente le cipolle senza però fargli prendere colore. La fiamma deve essere bassissima e ci vorranno circa 10/15 minuti

Nel frattempo, dopo aver pulito il fegato eliminando la pellicina che lo ricopre e i vasi sanguigni, taglialo a listarelle di circa 3 millimetri di spessore.

Alza la fiamma, aggiungi il fegato, fallo scottare per bene quindi sfuma con il vino bianco e aggiungi l’alloro.

Cuoci per circa 5 minuti, regola di sale e pepe e servi.

Uno degli abbinamenti classici è la polenta di mais bianco che è assolutamente molto usata in Veneto.

Si abbina con vini rossi, secchi, fermi e di medio corpo tipo Lagrein, Cabernet Sauvignon o Merlot, solo per citarne alcuni.

Buon Appetito!

Pompoensoep

De pompoen is de onbetwiste koningin van de herfst. De kleur van haar vlezige pulp doet denken aan de bladeren, die precies in deze periode langzaamaan los komen van de bomen en op de grond belanden. Onmiskenbaar en bij iedereen bekend vanwege haar zoetigheid, wordt ze in veel recepten gebruikt en maakt ze deel uit van de Italiaanse culinaire traditie.

Ingrediënten:

  • 500 gram pompoenpulp
  • 1/2 liter groentenbouillion
  • 1 sjalotje
  • 4 blaadjes salie
  • extra vergine olijfolie
  • 30 gram geraspte Parmigiano Reggiano
  • 4 bitterkoekjes e/o pompoenpitten
  • zout
  • geroosterd brood
  • zwarte peper

Bereiding:

Snijdt de pompoen in stukjes, schil de sjalot en snijdt deze in plakjes. Verwarm 4 lepels olie in een braadpan, voeg de salie en de sjalot toe en laat het 2-3 minuten zachtjes pruttelen.

Voeg de pompoen toe, roer, giet de kokende bouillon er door en kook de soep op laag vuur met een half openstaande deksel in ongeveer 20 minuten of tot de pompoen zacht is.

Haal de pan van het vuur en verwijder de salie, blender de pompoen en de sjalot met een staafmixer. Giet de crème in de borden en serveer warm. Het is lekker met geroosterd brood, een blaadje salie en wat gemalen peper. Voeg pompoenpitten, verkruimelde bitterkoekjes of geraspte Parmigiano Reggiano naar smaak toe.

Allarme furto di sabbia in Sardegna

E’ stata una lunghissima e calda stagione estiva per la bella isola italiana, meta perfetta per tantissimi turisti, che ha purtroppo conquistato un triste primato: ben 10 tonnellate di sabbia sequestrate ai controlli di sicurezza aeroportuali. Quest’anno sono state sequestrate (tra sabbia e conchiglie) 6 tonnellate a Cagliari, 4 fra Olbia e Alghero.

Sono diversi i vacanzieri che non sanno o fanno finta di non sapere che sia vietato saccheggiare la sabbia, danneggiando le bellissime spiagge sarde. Sicuramente la colpa è dovuta anche alla linea morbida italiana nei confronti del furto: nonostante i controlli, sono poche le punizioni o le multe, anche se esiste una norma regionale che prevede una sanzione che varia da 500 a tremila euro. E’ stata colpita in particolare la paradisiaca spiaggia bianca di Villasimius che è andata letteralmente “a ruba”, visto che il bilancio furti di granelli di sabbia, pietre e conchiglie nell’Area Marina protetta di Carbonara quest’anno ha superato la tonnellata.

Il fenomeno non sembra ridursi, nonostante le amministrazioni locali assieme a quella regionale e con il sostegno delle associazioni abbiano deciso di correre ai ripari. Sono stati intensificati i controlli e create diverse una campagna di comunicazione e sensibilizzazione.  “Il mare, i nostri litorali e le bellezze naturali che vi abitano e che vengono tutelate dalle normative sono il nostro biglietto da visita e uno dei principali attrattori della stagione marino-balneare – ha detto il presidente di Federalberghi Paolo Manca – per questo motivo occorre sensibilizzare i nostri ospiti spiegando loro che tutto l’habitat naturale delle zone umide e dei litorali, formatosi in migliaia di anni e oggi bene primario da tutelare, deve essere lasciato al libero godimento delle future generazioni”. Speriamo per il prossimo anno maggiore tutela da parte delle autorità e maggiore rispetto per la natura sarda da parte di tutti i turisti.

Vellutata di zucca

La zucca è la regina indiscussa dell’autunno. Il colore della sua polpa carnosa ricorda quello delle foglie che, proprio in questo periodo, si staccano dolcemente dagli alberi e si posano lievi sul terreno. Inconfondibile e conosciuta da tutti per la sua dolcezza è utilizzata in moltissime ricette che fanno parte della tradizione culinaria italiana.

Ingredienti per 4 persone:

•          500 g di polpa di zucca
•          1/2 litro di brodo vegetale
•          1 scalogno
•          4 foglie di salvia
•          olio extravergine di oliva
•          30 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
•          4 amaretti e/o semi di zucca
•          sale
•          crostini di pane
•          pepe nero

Preparazione:

Tagliate la zucca a cubetti, sbucciate lo scalogno e tagliatelo a fettine. Scaldate 4 cucchiai di olio in una casseruola, unite la salvia e lo scalogno e lasciatelo stufare dolcemente per 2-3 minuti.

Aggiungete la zucca, mescolate, versate il brodo bollente e cuocete la zuppa su fiamma bassa e a pentola semicoperta per circa 20 minuti o fino a quando la zucca risulta tenera.

Togliete dal fuoco ed eliminate la salvia, poi frullate zucca e scalogno con un mixer a immersione. Versate la vellutata nei piatti e servitela calda, accompagnata a piacere con crostini di pane, una fogliolina di salvia e una macinata di pepe. Aggiungete a piacere semi di zucca, amaretti sbriciolati o formaggio Parmigiano Reggiano grattugiato.

Bombette Baresi (Bommetjes uit Bari)

De bommetjes uit Bari zijn een smakelijk hoofdgerecht uit Puglia. Ze worden traditioneel  bereid op de grill, maar kunnen ook in de oven worden gemaakt. Ze zijn perfect bij een feestmaaltijd of als aperitief en in Puglia zijn ze soms de “Koningin” van dorpsfeesten. Het voorgestelde recept is de originele versie, maar kan ook worden aangepast, afhankelijk van smaak en creativiteit.

Ingrediënten:

  • 12 plakjes varkensvlees *
  • 150 g Caciocavallo **
  • 12 niet te dikke plakken pancetta (spek)
  • platte peterselie
  • 1 teentje knoflook
  • Zout, peper en olijfolie naar smaak

*In dit recept wordt vlees gebruikt van de nek van het varken. Maar u kunt ook gebruik maken van kalfsvlees. Er is ook een versie met paardenvlees genaamd “braciola”.

**De Caciocavallo is een typisch zuidelijke kaas. Hij heeft een beetje pittige nasmaak. Deze kan echter ook worden vervangen door een andere kaas met een sterke smaak.

Bereiding:

Snij de Caciocavallo in plakjes. Hak knoflook en peterselie fijn. Leg een plakje vlees op een snijplank, dek het af met een vel bakpapier en maak de plak dunner met een vleeshamer. Verwijder het bakpapier, bestrooi het vlees met zout en peper en leg er vervolgens een plak pancetta, de Caciocavallo en de gehakte knoflook en peterselie in het midden op. Rol het plakje strak op en steek er een cocktailprikker in. Maak de andere rolletjes op dezelfde manier.

Vet een ovenschaal met de olijfolie in en leg de rolletjes in de schaal. Verwarm de oven voor op 200 graden.  De rolletjes moeten 30 minuten in de oven staan.

Dit gerecht combineert goed met rode wijnen zoals Primitivo of Negroamaro.

Geniet van uw maaltijd!