Lavare la rucola, asciugarla e sistemarla in un piatto da portata, salare leggermente. Unire la bresaola piegando le fettine come fossero delle roselline e disporle tra la rucola. Tagliare a fettine sottili una pera ben lavata, e alternarla alla bresaola. Cospargere con il succo di limone, unire le scaglie di grana e le noci, condire con un filo di olio e pepe appena macinato e servire subito.
Durante la mia vacanza in Italia, nelle Marche, vedevo spesso un gruppo di uomini lanciare un disco di legno su una strada asfaltata. Ero curioso a sapere cosa stessero facendo e così l’ho chiesto. Erano più che disposti a spiegarmelo. Il gioco con cui si divertivano si chiama “ruzzola” o per esteso “lancio della ruzzula“. Un disco di legno chiamato “ruzzola” deve rotolare il più lontano possibile lungo una strada di campagna fino a fermarsi, solitamente nei cigli della strada. Esistono diverse varianti della competizione, ma generalmente vince chi riesce a coprire la distanza maggiore con un numero predeterminato di lanci. Il gioco può essere giocato individualmente, in coppia, in terna ma anche a squadre.
La ruzzola ha un diametro di 13 cm ed è avvolta con cura con uno spago o fettuccia di canapa, lungo circa 2 metri. L’estremità dello spago viene legata attorno al dito. Dopo una breve rincorsa, la ruzzola viene lanciata sulla strada al fine di farla rotolare il più lontano possibile. Durante questa breve azione tecnica vengono prese in considerazione anche le curve della strada.
La ruzzola ha una lunga storia. Secondo alcuni non è esagerato pensare che il gioco possa avere origini etrusche. In ogni caso ci sono note immagini risalenti all’ XVIII secolo. Poiché il gioco è poco costoso e può essere praticato ovunque, a volte questa attività veniva definita in modo un po’ sprezzante “il gioco dei contadini”. Sebbene esistano senza dubbio numerose varianti in tutto il mondo, la vera ruzzola si gioca principalmente nelle Marche e in alcune regioni limitrofe. Per preservare la cultura del territorio la ruzzola è stata iscritta alla Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali (FIGeST).
Gli uomini con cui mi è stato permesso di trascorrere un pomeriggio mi hanno parlato con orgoglio di questo sport. Molti di loro hanno in casa una vetrina piena di trofei e dicono, facendomi l’occhiolino, di essere stati addirritura campioni d’Italia o del mondo. Mi e stato anche permesso di lanciare la ruzzola qualche volta, ma era evidente che non ero in grado di eguagliare le qualità dei giocatori più esperti. Nonostante ciò e stata un’esperienza speciale far parte di questa vecchia tradizione italiana.
250 gr. di besciamella (o 25 gr. di burro, 25 gr. di farina e un quarto litro di latte)
Preparazione:
Ragù: Fai soffriggere nell’olio le cipolle e l’aglio schiacciato, aggiungi la carne trita. Unire: sedano, sale, pepe, origano, ¾ scatola di concentrato e i pomodori pelati. Aggiungere la farina per far addensare il ragù. Fai cuocere per circa 10 minuti.
Besciamella: Fai liquefare il burro e mescolando unisci la farina. Aggiungi a poco a poco il latte, sempre mescolando. La fai cuocere per circa 10 minuti.
Stendi qualche fiocchetto di burro e il resto del concentrato in una pirofila. Sopra metti uno strato di lasagne, poi il ragù, poi lasagne, poi i funghi e la metà del formaggio, poi lasagne, poi il resto del formaggio e il prosciutto, dopo ancora lasagne e per ultimo la besciamella.
Infornare a 190ْ per una mezz’ora.
Buon appetito!
Ingrediënten voor 6 personen:
2 eetlepels olie
3 grote uien
1 teentje knoflook
500 gram rundergehakt
1 bosje platte selderij
zout, peper, oregano
1 groot blik tomatenpuree 140 gram
1 blik gepelde tomaten 400 gram
een beetje bloem
8 verse lasagnebladen
500 gram paddenstoelen
150 gram kaasplakken
100 gram gekookte ham plakjes
250 gram bechiamel (of 25 gram boter, 25 gram bloem en een kwart liter melk)
Bereiding:
Ragù: Fruit de uien en de geperste knoflook in de olie en bak daarin het gehakt rul. Voeg toe: gehakte selderij, zout, peper, oregano, ¾ blikje tomatenpuree en gepelde tomaten. Voeg daarna wat bloem toe om de ragù in te dikken en laat het nog ongeveer 10 minuten pruttelen.
Bechamelsaus: Smelt de boter en voeg al roerend de bloem toe. Voeg beetje bij beetje de melk toe; steeds blijven roeren. Laat het ongeveer 10 minuten koken.
Besmeer een ovenschaal met boter of olie en de rest van de tomatenpuree. Bedek met een laag lasagne, daarop de ragu, dan weer een laag lasagne, dan een laagje kaasplakken en de paddenstoelen. Daarop weer een laag lasagne, dan de rest van de kaas en de hamplakken, weer een laag lasagne en als laatste de bechamelsaus.
Mischia il caffè con lo zucchero (e il liquore) e spruzza i savoiardi di caffè.
Sbatti bene i tuorli d’uovo con lo zucchero e unisci gli albumi montati a neve ben soda. Aggiungi il mascarpone, mescolando piano. Lava le fragole e tagliale a fettine.
Fodera uno stampo con la metà dei savoiardi. Sopra di quello metti la metà delle fragole, poi la metà della crema. Poi il resto dei savoiardi, delle fragole e della crema. Copri con uno strato di cacao e metti in frigorifero per una notte.
Ingrediënten voor 4 personen:
100 gram lange vingers
¼ kopje espresso
(1 eetlepel likeur)
1 eetlepel suiker
2 eieren
70 gram suiker
250 gram mascarpone
250 gram aardbeien
een beetje cacao
Bereiding:
Meng de koffie met de suiker (en de likeur) en haal kort de lange vingers met beide kanten door de koffie.
Klop de eidooiers goed met de suiker, klop de eiwitten tot sneeuw en meng dat met het eigeelmengsel. Voeg de mascarpone al langzaam roerend toe.
Was de aardbeien en snij ze in plakjes.
Bekleed een diepe schaal met de lange vingers, daarop de helft van de aardbeien, en dan de helft van de crème. Vervolgens de rest van de lange vingers, van de aardbeien en dan van de crème.
Dek de schaal af en zet 1 nacht in de ijskast. Bestrooi voor het opdienen met een laagje gezeefde cacao.
Dal 25 giugno al 14 luglio animerà la città e l’area metropolitana con sedici concerti, talk, masterclass, mostre, passeggiate e installazioni. Il Flore Festival è una rete di eventi che collega musica colta, creatività contemporanea e sostenibilità in uno dei territori più simbolici della cultura europea. Il programma si articola in tre rassegne principali: “Concerti in Divenire”, che esplora il dialogo tra musica, nuove tecnologie, performance e arti visive, in collaborazione con artisti, video designer e scultori contemporanei. “Oltre la Voce”, dedicata alla vocalità come spazio poetico, narrativo e sociale, tra parola, canto e gesto, con particolare attenzione alla musica italiana del primo Novecento e al repertorio inedito. “Italia che Emerge”, vetrina dei migliori giovani interpreti italiani selezionati tramite call nazionale, con un focus sull’energia generazionale e sull’innovazione musicale.
Sedici concerti, talk, masterclass, passeggiate culturali, performance e installazioni: un programma ricco e diffuso, quest’anno incentrato sul simbolo universale dell’albero e intitolato Arbore Amica, che animerà Firenze e tutta l’area metropolitana. Oltre al Tepidarium in ferro e vetro, altri tesori poco noti della città apriranno le porte al festival e al suo intreccio tra musica da camera, arti visive e sostenibilità ambientale: dal Cortile di Michelozzo di Palazzo Medici Riccardi, scrigno rinascimentale nel cuore della città, alla Chiesa di San Giovannino dei Cavalieri e quella di Santa Felicita che conserva la celebre “Deposizione” del Pontormo, fino a giardini e biblioteche dell’area metropolitana.
Il paesino di cui sto per parlare è il mio posto preferito in Italia. In realtà dovrei tenerlo segreto, ma siccome vi voglio bene a tutti, ve ne parlerò lo stesso.
Il Lago Maggiore si trova tra la Svizzera e l’Italia. Circa dieci chilometri oltre il confine svizzero, sulla riva del lago, si trova il paese di Cannobio. Noi ci veniamo da molti anni: è diventato la nostra destinazione fissa per le vacanze estive. Cannobio è piccolo, conta solo qualche migliaio di abitanti, ma d’estate quel numero si triplica.
Il paese ha un meraviglioso lungolago con tanti terrazzi, ristoranti e bar. La vista sul lago è sempre incantevole, soprattutto quando si percorre una delle tante stradine che salgono verso le montagne.
L’atmosfera è tranquilla e accogliente: le persone vengono qui per la pace e l’ambiente, non certo per le discoteche. Ci sono molti sport acquatici e barche, ma non come sul Lago di Garda, dove si corre forte sull’acqua e ci sono campeggi con anche mille posti.
Il panettiere, il parrucchiere, il prete: ormai li conosco tutti, e ogni anno ci riconosciamo. C’è sempre un saluto caloroso e sono molto felice di poter fare due chiacchiere con loro. Cannobio, il Piemonte, i laghi, le montagne, la gente: io li amo!
Breng een pan met ruim gezouten water aan de kook en kook de spaghetti beetgaar.
Ondertussen in een ruime pan de olijfolie op laag vuur verwarmen en de geplette teentjes knoflook toevoegen, waarbij je oppast dat ze niet verbranden. Voeg de verkruimelde worst toe en bak deze totdat hij mooi goudbruin en krokant is. Als het vlees gaar is, voeg je (naar behoefte) de rode peper toe en meng je het geheel goed door.
Giet de spaghetti af, houd wat van het kookwater apart en voeg de spaghetti toe aan de pan met de worst. Roer alles een minuutje door, eventueel met een beetje kookwater om het geheel romiger te maken.
Direct serveren met een beetje fijngehakte verse peterselie, indien gewenst.
Was en droog de rucola en leg het op een schaal met een beetje zout.
Vouw de bresaola in roosjes en leg ze op de rucola.
Snij een goed gewassen peer in plakjes en leg ze tussen de bresaola in.
Bestrooi met de citroensap, voeg het kaasschaafsel en de walnoten toe, breng op smaak met olie en versgemalen peper en serveer meteen.
*kun je vervangen door prosciutto crudo
**Extra lekker. Carameliseer de noten in de oven op 200° met honing, draai ze na 5 minuten om en laat ze nog eens 5 minuten liggen. Laat ze afkoelen en hak ze daarna pas in stukjes.
Cala Goloritzé in Sardegna è la prima classificata della World’s 50 Best Beaches 2025, definito dai redattori «un anfiteatro mistico sulla spiaggia». A chiudere l’elenco delle 50 spiagge più belle del mondo, un’altra italiana, e sempre in Sardegna: Stintino. Nella classifica delle prime 10, insieme a Cala Goloritzé c’è invece solo un altro lido europeo, la greca Fteri, a Cefalonia.
Queste le motivazioni del prestigioso primo posto: “Cala Goloritzé è più di una semplice spiaggia: la sua bellezza selvaggia ha il potere di emozionare dal momento in cui la si osserva. Che si guardi dall’alto dal belvedere o che si stia in riva al mare con i piedi nell’acqua, lo scenario è davvero mozzafiato. Sebbene l’intera costa di Baunei sia splendida, Cala Goloritzé si distingue grazie al suo spettacolare pinnacolo calcareo di 143 metri, che ricorda una cattedrale. L’acqua qui è incredibilmente limpida e perfetta per nuotare.
Non solo: grandi sforzi di conservazione la proteggono. Dichiarata monumento naturale negli anni ’90, Cala Goloritzé è straordinariamente protetta. L’accesso è limitato a chi accede a piedi – con un numero limitato di biglietti venduti ogni giorno – o ai bagnanti che arrivano dalle barche ormeggiate a 200 metri di distanza, dietro una barriera protettiva che mantiene la spiaggia libera dal traffico nautico. È il perfetto connubio tra una bellezza naturale incontaminata e un’esperienza balneare senza pari.”
200 g di salsiccia (preferibilmente fresca, di maiale o di pollo)
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Sale q.b.
Prezzemolo fresco tritato (facoltativo)
Preparazione:
Si porta a ebollizione una pentola con abbondante acqua salata e si cuociono gli spaghetti al dente.
Nel frattempo, in una padella capiente, scaldare l’olio a fuoco basso e aggiungere gli spicchi d’aglio schiacciati facendo attenzione a non bruciarli. Aggiungere la salsiccia sbriciolata e cuocerla fino a quando non diventa ben dorata e croccante. Quando la carne è cotta, aggiungere il peperoncino (a piacere) e mescolare bene.
Scolare gli spaghetti, tenendo da parte un po’ d’acqua di cottura, e aggiungerli nella padella con la salsiccia. Si salta il tutto per un minuto, con un po’ di acqua di cottura se necessario, per rendere il tutto più cremoso.
Servire subito con una spolverata di prezzemolo fresco, se si gradisce.