Le seadas

Formaggio e miele, un abbinamento raffinato e irresistibile che svela il segreto del successo di un’antica ricetta sarda: le seadas, i famosi dolcetti fritti realizzati con una sfoglia che racchiude un morbido e saporito cuore di formaggio. Un ripieno che fa onore ai tipici sapori dell’isola, con il suo pecorino fresco dal gusto acidulo che si sposa perfettamente con la scorza di limone, dando così quel tocco fresco che contraddistingue questo dolce. Questa ricetta attraversa tutta la Sardegna, prendendo di volta in volta denominazioni differenti: sevada, sabada, casgiulata, seada, sebada, seatta. Una varietà di nomi che si ritiene derivino dalla parola “seu” che in sardo indica il grasso animale, che viene usato ancora oggi nell’impasto di questi bocconcini sfiziosi. Come da tradizione, le seadas si gustano ben calde guarnite con il miele locale, quello di castagno, una tipologia di miele dal colore scuro e dal gusto deciso, amarognolo. Tra il dolce e il salato le seadas racchiudono un’esperienza di aromi, profumi e sapori unici.

Ingredienti:

Per la pasta:

  • 500 g semola rimacinata di grano duro
  • 3 cucchiai di strutto o 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 tazza di acqua tiepida
  • 1 presa di sale

Per il ripieno:

  • 400 g formaggio fresco (possibilmente pecorino primo sale-3/4 giorni)*
  • 20 grammi di semola rimacinata di grano duro
  • 2 cucchiaini di scorza di limone grattata
  • 100 grammi di acqua
  • olio extravergine di oliva per friggere
  • sale
  • miele di castagno o corbezzolo

Procedimento:

  • In una ciotola lavora la farina e lo strutto insieme a poca acqua tiepida, fino ad ottenere una pasta morbida e liscia. Copri e lascia riposare per 30 minuti.
  • In un tegamino sul fuoco, metti l’acqua e il formaggio tagliato a piccoli pezzi. Aggiungi la scorza grattugiata del limone e un pizzico di sale e mescola, a fiamma bassa.
  • Quando il formaggio è completamente sciolto aggiungi la semola e continua a mescolare fino a quando l’acqua in eccesso non si sarà asciugata.
  • Metti il formaggio fuso in una teglia, stendilo bene e lascialo raffreddare. Una volta freddo, prendi un tagliapasta e tagliare il formaggio in tanti dischi, circa 6-7 centimetri. (Se volete preparare il ripieno crudo “sa mandrona” grattugiate il formaggio e unitelo poi al limone. Mettetene poi un cucchiaio al centro del disco di pasta e procedete come da ricetta.)
  • Riprendi la pasta, stendi una sfoglia sottile di circa 3mm e taglia dei dischi con un diametro di 10-12 cm circa.
  • Metti su ogni disco un cerchietto di formaggio e chiudi con un altro disco; premi bene i bordi e taglia la pasta in eccesso con la rotella o con l’apposito stampo con bordo ondulato.
  • In una padella metti a scaldare abbondante olio, friggi le seadas, versando l’olio con un cucchiaio nella parte che resta scoperta.
  • Falle scolare su carta da cucina e servitele calde ricoperte di miele fuso (o zucchero semolato)

Note
Si possono conservare in freezer e friggere direttamente congelate.
*Se non trovate il pecorino sardo primo sale potete sostituirlo con un formaggio fresco saporito.

Citroensorbet

Een geweldig slot van een etentje, over het algemeen geserveerd om de smaak te neutraliseren na een maaltijd met vis. Perfect geschikt voor de feestdagen en meestal geserveerd als digestief. De romigheid, gecombineerd met het vleugje alcohol en de frisheid van de citroen, wordt door iedereen gewaardeerd. Om dit te bereiden heb je slechts een eenvoudige blender nodig met citroen-sorbetijs, prosecco en wodka. Sorbet is rond 1500 in Veneto ontstaan en wordt in de volksmond Sgropin genoemd. In de loop van de tijd heeft het oude recept wat aanpassingen ondergaan. Op Sicilië wordt het gemaakt mat zachte wodka en citroen-granita, maar er zijn ook varianten met aardbei, mandarijn, koffie, grapefruit en er is ook een alcoholvrije versie.

  • 2 bolletjes citroensorbet of -ijs;
  • 30 ml wodka;
  • 10 ml Prosecco

De eerste stap bij het bereiden van de Sgroppino bestaat uit het opschuimen van het citroenijs, met de mixer of met een garde, totdat je een schuimige crème hebt. Vervolgens meng je het ijs met de prosecco en de wodka. Je kunt wat Limoncello toevoegen voor een nog intensere, aangenamere smaak. Meng alles door elkaar en blijf kloppen. Doorgaans gebruiken we een hoog smal glas, zoal een flûte of een hoog cocktailglas met een inhoud van 120-150 ml. Bij voorkeur garneren met een schijfje citroen.

Terza edizione olandese della “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo”

In occasione della terza edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, l’Ambasciata dell’Aia organizzerà una serie di eventi di grande impatto mediatico per rilanciare l’immagine dell’Italia nei Paesi Bassi. Si tratta di un appuntamento annuale dedicato alla tradizione culinaria italiana all’estero, che intende esprimerne livelli qualitativi di eccellenza. La cucina è una delle componenti essenziali dell’identità e della cultura italiana, nonché uno dei segni distintivi del Marchio Italia. L’eccellenza della cucina italiana, incentrata sui sapori della tradizione culinaria regionale, sarà valorizzata in tutto il mondo dal 19 al 25 Novembre 2018.

Per la prima volta sarà protagonista del calendario anche Eindhoven, dove a Cucina Italiana sarà presente l’Ambasciatore Perugini per inaugurare un lungo calendario di appuntamenti basati sulla Carta di Milano creata nel 2015 durante Expo. Temi fondamentali su cui focalizzare le attenzioni sono la qualità, la sostenibilità, la cultura alimentare, l’identità ed il territorio. Sono previste oltre mille attività promosse dalle Ambasciate e dalle sedi diplomatico-consolari tra seminari, conferenze, corsi di cucina, convegni ed eventi. Per maggiori informazioni seguire l’hashtag #ItalianTaste, per gli appuntamenti a Cucina Italiana segnaliamo il focus sulla Sardegna: cena dedicata il 24 e corso di cucina il 28.

Per controllare tutte le iniziative cliccare qui: http://europe.trueitaliantaste.com/it

Sgroppino al limone

Un ottimo fine cena che genere si serve per pulire il palato dopo un pasto a base di pesce. Perfetto nei giorni di festa è normalmente servito come digestivo. La sua cremosità, unita al tocco alcolico e alla freschezza del limone è gradita a tutti. Per realizzarlo occorre un semplice frullatore, sorbetto al limone, prosecco e vodka. Lo sgroppino nasce nel Veneto e viene comunemente chiamato sgropin, risale al 1500 e nel tempo l’antica ricetta ha subito delle modifiche. In Sicilia viene preparato con vodka liscia e granita al limone, ma vi sono anche varianti alla fragola, al mandarino, al caffè, al pompelmo e senza alcool.

  • 2 palline di gelato o sorbetto al limone
  • 30 ml di vodka
  • 10 ml di Prosecco

Il primo passo per preparare lo sgroppino consiste nel montare il gelato al limone, con l’aiuto delle fruste elettriche oppure con una frusta manuale, fino ad ottenere una crema piuttosto spumosa. Successivamente aggregare al composto di gelato il prosecco, la vodka e il limoncello per conferire un sapore più inteso e piacevole. Mescola il tutto per amalgamare gli ingredienti e continua a montare. Si serve solitamente in un bicchiere alto e stretto, come un flûte o una doppia coppetta da cocktail, in quantità di 120-150 ml, preferibilmente con una guarnizione di limone.

Sulla mia pelle di Alessio Cremonini

In occasione della 75ª Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia è stato presentato Sulla mia pelle di Alessio Cremonini come film di apertura della sezione “Orizzonti’’. Il dramma, basato su eventi reali, percorre gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, la cui vicenda ha scosso fortemente l’opinione pubblica. Il film tutto italiano racconta una grande tragedia: è la storia di un ragazzo di 31 anni di Roma, che nella tarda sera del 15 ottobre 2009 viene fermato dai carabinieri e trovato in possesso di alcune dosi di sostanze stupefacenti, hashish e cocaina. Il giorno successivo è condannato alla custodia cautelare e durante l’udienza mostra evidenti segni di botte, ha il volto gonfio ed è molto debilitato, ma nessuno pare prestarvi particolare attenzione. Una volta nel carcere Regina Coeli, le sue condizioni si aggravano ulteriormente, lui stesso rifiuta cibo e cure, finché muore nell’area di medicina protetta dell’ospedale Sandro Pertini il 22 ottobre 2009. La sua scomparsa non solo ha sconvolto la famiglia, ma ha dato origine a un caso di cronaca giudiziaria che ha coinvolto agenti di polizia penitenziaria, medici della struttura in cui era rinchiuso e carabinieri.

Il protagonista è il giovane attore Alessandro Borghi, il quale è dimagrito 18 chili, ha cambiato il modo di camminare, di parlare, di vivere, le sue movenze, per calarsi completamente nel ruolo. La sua interpretazione è stata magistrale e notevolmente elogiata dalla critica, il direttore della Mostra di Venezia, Alberto Barbera, ha definito il film «un impressionante lavoro di regia e interpretazione». Al fianco di Borghi, nella parte di Ilaria, la sorella di Stefano, c’è Jasmine Trinca, un bravissimo Max Tortora e Milva Marigliano, nel ruolo dei genitori di Stefano.

Il film di Cremonini si prefigge come unico scopo quello di raccontare con precisione e durezza i fatti per come si sono verificati, senza mai giudicare. Si è limitato a far rivivere al pubblico quei sette lunghi e dolorosi giorni, a renderlo partecipe dell’agonia, a restituire voce a qualcuno di cui nessuno si è preso cura. Nonostante il tema delicatissimo Sulla mia pelle riesce a rimanere imparziale nei fatti e nei dialoghi, tutti presi da testimonianze e atti processuali. Il film è uscito in contemporanea nelle sale cinematografiche italiane e in tutto il mondo sulla piattaforma Netflix, lo potete vedere anche in Olanda sottotitolato in lingua inglese.

Pasta alla cenere

(Per 4 persone)

Ingredienti:

  • Rigatoni 320 g
  • Gorgonzola dolce 180 g
  • Olive nere (denocciolate) 40
  • Panna fresca liquida 120 g
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

Preparazione

Per preparare la pasta alla cenere cominciate dalle olive. Versatele nel boccale di un mixer e frullatele grossolanamente. Potete realizzare la stessa operazione al coltello.
Dopodiché mettete sul fuoco una pentola d’acqua da salare a bollore, per cuocere la pasta e, mentre raggiunge il bollore, occupatevi del gorgonzola. Eliminate la crosta e tagliate a dadini. Poi versatelo in una padella insieme alla panna fresca liquida.
Accendete il fuoco dolce e lasciate sciogliere, mescolando di continuo con una paletta di legno. A questo punto cuocete la pasta; dovrete scolarla 2-3 minuti prima di quanto indicato sulla confezione. Quindi non appena sarà pronta, scolatela direttamente nel condimento.
Aggiungete un mestolo d’acqua della pasta e ultimate la cottura in padella mescolando spesso. A fine cottura unite il battuto di olive e mescolate per bene. Impiattate la vostra pasta alla cenere e servite con una grattata di pepe nero: buon appetito!

Insalata di riso

Ingredienten:

  • 300 gr Arboriorijst
  • blikje tonijn in olie (afgegoten)
  • 150 g trostomaten
  • 150 g Caciocavallo-kaas
  • 100 g gekookte ham in 1 plak
  • 80 g erwtjes
  • 75 g rode paprika
  • 75 gele paprika
  • 80 g zwarte olijven zonder pit
  • 80 g augurken
  • bieslook naar smaak
  • zout naar smaak

Bereiding:

Om dit gerecht op de klassieke wijze te bereiden kook je eerst de erwtjes in 3 minuten gaar in gezouten kokend water. Na het afgieten van de erwtjes kook je de rijst in hetzelfde water 2 minuten korter dan de kooktijd die staat aangegeven op het pak.

Ondertussen was je de paprika’s, haal je de pitjes eruit, snij je ze eerst in reepjes en vervolgens in blokjes, die je in een grote schaal doet waar alle andere ingrediënten ook bij komen.

Je wast de tomaten en snijdt ze in tweeën, schept de inhoud eruit met een lepeltje en snijdt ze in kleine blokjes. Ook de gekookte ham en de kaas snij je in kleine blokjes en de augurken en de olijven snij je in rondjes.

Giet de rijst af en laat deze afkoelen door hem op een grote, koude schaal te verdelen. Breng de gemengde ingrediënten op smaak met de gesnipperde bieslook en voeg vervolgens ook de afgekoelde erwtjes en rijst toe. Voeg tot slot ook de losgemaakte tonijn en de ham toe en breng op smaak met zout. Meng alles met een lepel.

Bedek de schaal met plasticfolie en zet hem in de koelkast, zodat de rijstsalade lekker koud is bij opdienen en de smaken goed gemengd zijn. De insalata di riso kan 2-3 dagen in de koelkast bewaard worden in een goed afgesloten plastic bak.

Eindhoven cosa vedere e cosa fare in 3 giorni nella città più creativa d’Olanda

Eindhoven mi ha presa per mano con delicatezza per poi trascinarmi in un turbinio di colori, di idee, di suggestioni e di possibilità che raramente ho trovato in una città. Soprattutto in una città così “piccola”, una città che con i suoi 250mila abitanti non è certo New York e neppure Londra. Eppure… eppure la sensazione è che il futuro sia proprio qui, tra i nuovi grattacieli e le biciclette che attraversano leggere la città, tra i vecchi stabilimenti Philips riqualificati e le aree verdi.

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Fosdinovo, Albergo La Castellana

Nel 2015 mia figlia più giovane si è sposata a Eindhoven. Questo giorno avevamo una festa nel nostro giardino. Il giorno prossimo con le due famiglie siamo andati in Italia. Primo a Como ma dopo a Fosdinovo al mare nel Golfo di Genova, vicino alle Cinque Terre. Ci siamo fermati nell’albergo La Castellana, un albergo bellissimo situato su una collina e con un panorama molto bello sul Golfo di Genova. La mattina prendevamo la colazione godendo il panorama. La sera assaggiavamo la cena deliziosa con vino rosso o bianco. Le camere erano molte belle, grandi e pulite. Il sabato abbiamo visitato le Cinque Terre, cinque paesi vecchi e colorati lungo il mare, collegati con una ferrovia e un traghetto. È molto bello, ma anche molto turistico.

Mi ricordo che dicevo al personale che volevo praticare il mio italiano e loro approvavano e mi aiutavano. Insomma un’esperienza superba.

Quaggiù una foto del panorama:

Martien Smolders

Mascali in Sicilia

Naturalmente devi visitare la Sicilia. Puoi pernottare a casa Betulle, una casetta in montagna a 750 metri sull’Etna. L’alloggio è situato in una proprietà a circa 20 km da Taormina, Catania e la spiaggia, coltivata con ciliegi e ulivi, che ha una splendida vista sul Mar Ionio. La famiglia Foti ti accoglie a braccia aperte! Nelle montagne è favoloso godersi la natura, il cibo, la calma, la gente e quando vuoi un po’ più di attività, è possibile visitare delle belle città, la spiaggia, l’Etna, il mercato famoso di Catania, la bella vista di Taormina eccetera. https://www.airbnb.it/rooms/3259579

Ciao! Marita van Herpen