Seminario di teatro in lingua italiana

Dalla vita di tutti i giorni al teatro greco

Ti segnaliamo l’interessante seminario prodotto e organizzato da Carmelinda Gentile e il Korego Theater Group Amsterdam. Avrà come tema la formazione della collettività corale, la nascita di un’entità collettiva che mette la sua individualità a servizio dell’insieme. Si approfondirà pertanto la figura del Corego, responsabile nell’antica Grecia del reclutamento degli attori coreuti tra i cittadini. E si permetterà ai partecipanti al corso di cimentarsi nello studio della tecnica corale così come accadeva nel mondo antico.

Date: 25 e 26 marzo
Orario: dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18
Luogo: Pand P (Leenderweg 65, Eindhoven)
Costo: 150 euro a persona
Minimo 15, massimo 20 partecipanti
Le iscrizioni devono pervenire entro il 28 febbraio

Biglietti

Trieste

Trieste è una destinazione straordinaria per i suoi tesori storici, grandiose opere d’arte, il DNA multiculturale e l‘elegante carattere mitteleuropeo. Situata nell’Italia nord-orientale, è stretta tra il mare Adriatico a sud e le Alpi a nord, vicina al centro d’Europa, unita dall’acqua a tutti i paesi del Mediterraneo.
Popolare e aristocratica nello stesso tempo, possiede il fascino irresistibile delle città di confine, crocevia di mondi latini, tedeschi e slavi. La sua posizione isolata rispetto alla penisola italiana ha permesso di conservare una tipica fluidità, che si esprime nel dialetto triestino, uno strano mélange di italiano, austro-tedesco, croato e greco. Questa varietà di influenze ci si nota negli eleganti elementi architettonici sparsi in ogni angolo: guglie, cupole e rosoni raccontano la storia del sogno del multiculturalismo e della convivenza di credi e culture diverse, qui vera da secoli.

Colonizzato nel II secolo a.C. dall’Impero romano, il centro abitato fu distrutto durante le invasioni barbariche e rinasce come libero comune associato alla casa d’Asburgo nel 1382. Nel XIX secolo la monarchia era una delle grandi potenze d’Europa e Trieste il porto più importante: come prospero centro commerciale nella regione del Mediterraneo, divenne la quarta città più grande dell’Impero austro-ungarico dopo Vienna, Budapest e Praga. Il 1719 è l’anno della proclamazione di Trieste come Porto Franco, con un conseguente incremento economico, demografico e culturale. Non si trattò solo di una solo rinascita economica, perché le popolazioni portarono con se la ricchezza della cultura d’origine e della propria religione: greci, turchi, armeni, serbi, albanesi, ebrei, tedeschi, polacchi, slavi e inglesi. L’Editto di Tolleranza, emanato da Giuseppe II sul finire del Settecento garantisce infine libertà di culto alle diverse comunità religiose presenti in città. Queste eredità sono colonne portanti di Trieste, situata all’incrocio delle culture latine e sede di diversi gruppi etnici e comunità religiose.

La storia gloriosa si rispecchia in ogni suo angolo. Il porto garantisce agli operatori internazionali condizioni esclusive, potendo accogliere navi oceaniche di ogni dimensione, grazie a profondi fondali. E’ uno dei pochi porti turistici ad affacciarsi direttamente verso il cuore del fronte mare urbano: le eleganti linee dei palazzi liberty e neoclassici accolgono immediatamente i visitatori che arrivano via mare. Percorrere il lungomare è uno dei modi migliori per entrare a contatto con la città e il suo multiforme stile architettonico. L’atmosfera romantica e decadente qui sembra essere rimasta intatta, passeggiare è come fare un viaggio nel tempo. Bere un caffè è un must e un vero piacere. Gli intenditori sanno di trovarsi nella patria di marchi conosciuti in tutto il mondo come Illy e Hausbrandt. I grandi caffè triestini sono stati importanti luoghi di ritrovo per artisti, scrittori e intellettuali come il Caffè San Marco che risale al 1914, il Caffè degli Specchi, in Piazza Unità, un tempo frequentato da artisti del calibro di James Joyce e il Caffè Tommaseo, il più antico della città fondato nel 1825.
Il periodo migliore per visitare la città va da maggio ad ottobre, coincide con la stagione balneare e si conclude con la Barcolana, regata velica storica che si tiene ogni anno la seconda domenica di ottobre.  Per maggiori informazioni e agenda aggiornata delle attività culturali contattare l’ufficio turistico.

La vita bugiarda degli adulti

La piattaforma streaming Netflix dal 4 gennaio metterà in onda una nuovissima serie tratta dall’omonimo libro di Elena Ferrante. La storia è ambientata negli anni 90, a Napoli, e ha per protagonista Giovanna: una ragazza di cui conosceremo l’infanzia e il difficile passaggio all’adolescenza, vissuta sull’orlo di un equilibrio precario. La nostra avrà il volto della bravissima giovane attrice esordiente Giordana Marengo. Il cast schiera anche due pesi massimi italiani: da un lato Alessandro Preziosi, nei panni del padre di Giovanna, e la strepitosa Valeria Golino nel ruolo della zia Vittoria. Pina Turco, già conosciuta come Deborah in Gomorra, interpreta invece la madre di Giovanna. Infine, nel cast figurano le giovani Azzurra Mennella e Rossella Gamba: sono Ida e Angela, due sorelle entrambe amiche di Giovanna. Dietro alla macchina da presa ci sarà Edoardo De Angelis che firma anche la sceneggiatura insieme alla stessa Ferrante e agli sceneggiatori Laura Paolucci e Francesco Piccolo.

Nel frattempo consigliamo la visione di “Odio il Natale”, prima serie natalizia in italiano della piattaforma, remake della norvegese” Natale con uno sconosciuto” di Per-Olav Sørensen. Ambientata tra Chioggia e Venezia e perfetta (specialmente per chi è single) da godersi durante le feste.

https://www.youtube.com/watch?v=rLMJ4QVU_nk&ab_channel=NetflixItalia

Esposizione: Jheronimus Bosch

Jheronimus Bosch (1453 – 1516) è noto in tutto il mondo per il suo linguaggio fatto di visioni oniriche e mondi curiosi, incendi, creature mostruose e figure fantastiche. Milano per la prima volta rende omaggio al grande genio fiammingo e alla sua fortuna nell’Europa meridionale con una ricchissima esposizione di opera riunite in una mostra. Fino al 12 Marzo 2023 le pochissime opere universalmente attribuite a Bosch normalmente conservate nei musei di tutto il mondo, sono esposte in un unico evento. Proprio perché così rari e preziosi, difficilmente i capolavori di questo artista lasciano i musei cui appartengono, e ancora più raramente si ha la possibilità di vederli riuniti in un’unica esposizione.
 
Proprio per la fragilità e la peculiarità dello stato di conservazione, alcune opere dovranno rientrare nelle loro sedi museali prima della chiusura. Si tratta delle due opere del Museo Lázaro Galdiano di Madrid (Meditazioni di San Giovanni Battista e La Visione di Tundalo) che potranno essere visitate dal pubblico fino al 12 febbraio e delle due opere prestate dalle Gallerie degli Uffizi (l’arazzo Assalto a un elefante turrito e Scena con elefante) che rimarranno in mostra fino al 29 gennaio.

L’esposizione di Palazzo Reale non è una monografica convenzionale, ma mette in dialogo capolavori tradizionalmente attribuiti al Maestro con importanti opere di altri maestri fiamminghi, italiani e spagnoli, in un confronto che ha l’intento di spiegare al visitatore quanto l’altro Rinascimento – non solo italiano e non solo boschiano – negli anni coevi o immediatamente successivi influenzerà grandi artisti come Tiziano, Raffaello, Gerolamo Savoldo, Dosso Dossi, El Greco e molti altri.

Sarà possibile ammirare il monumentale Trittico delle Tentazioni di Sant’Antonio, opera che ha lasciato il Portogallo solo un paio di volte nel corso del Novecento e l’opera monumentale proveniente dal Groeningemuseum di Bruges, il Trittico del Giudizio Finale, che originariamente faceva parte della collezione del cardinale veneziano Marino Grimani. Fondamentali per il progetto espositivo il prestito del Museo del Prado dell’opera di Bosch, Le tentazioni di Sant’Antonio, e i capolavori del Museo Lázaro Galdiano, che ha concesso la preziosa tavola del Maestro San Giovanni Battista. E ancora il Trittico degli Eremiti delle Gallerie dell’Academia di Venezia, proveniente dalla collezione del cardinale Domenico Grimani, collezionista fra i più importanti del suo tempo e tra i pochissimi proprietari di opere di Bosch in Italia.

La fama di Bosch non iniziò nelle Fiandre, dove l’artista era nato, ma in Europa meridionale. Il ‘fenomeno Bosch’ ebbe origine nel mondo mediterraneo, precisamente nella Spagna e nell’Italia del Cinquecento. Sarà proprio in Italia che il linguaggio fantastico e onirico di Bosch e dei suoi seguaci – protagonisti di un altro Rinascimento – troverà il terreno più fertile e maturo per crescere e diventare modello figurativo e culturale per quel tempo e per molte delle generazioni di artisti successive, anche a distanza di secoli.

Leggere libri italiani a Eindhoven? Mai stato così facile!

Siete alla ricerca di libri cartacei da leggere con calma? In città è possibile trovare una buona scelta di proposte a vostra disposizione. L’associazione Made in Italy ha appena allestito una piccola libreria in Strijp-S, aperta il lunedì mattina dalle 10:00 alle 13:00 e il giovedì sera dalle 17:00 alle 20:00 tramite prenotazione (madeinitalyeindhoven@gmail.com). Il servizio è completamente gratuito per gli abbonati dell’associazione; la tessera per sostenere il progetto costa 5 euro all’anno.
 
Per chi è invece ai primi passi e alla ricerca di libri per bambini l’associazione La Lampadina (https://www.eindhovenitalianschool.com/) possiede una straordinaria collezione divisa in 6 categorie. Inoltre propone incontri di lettura in italiano per bambini presso la biblioteca di Eindhoven. Offre corsi di lingua e cultura italiana ai bambini della zona (con uno o entrambi i genitori italiani) che abbiano dai 4 ai 12 anni.

Infine una curiosità: sapete qual è il libro italiano più letto al mondo? ‘Il nome della rosa’ di Umberto Eco. Un capolavoro del 1980, con una stima di oltre 55 milioni di copie vendute in trent’anni tradotto in più di 45 lingue. Al secondo posto ‘Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino’ di Carlo Collodi del 1881 e al terzo posto ‘Va dove ti porta il cuore’ di Susanna Tamaro.

La classifica completa 

Italiani a Eindhoven

Cari studenti di Lingua Italiana, lo sapete che a Eindhoven esistono associazioni di volontariato che si occupano di promuovere la cultura italiana? La prima si chiama Libera Mente, dove quattro italiani (Elena, Maura, Alex e Giorgio) dal 2016 si rivolgono agli appassionati di cultura italiana, organizzando serate di letteratura, arte e teatro. L’appuntamento fisso mensile è un venerdì al mese, presso il Museum ’t Oude Slot di Zeelst di Veldhoven (le prossime date saranno l’undici di novembre e il 9 dicembre).

Non solo, l’associazione supporta il Korego Theater Group, che con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura porterà a Eindhoven gli spettacoli teatrali “Ti Ho Sposato per Allegria” di Natalia Ginzburg sabato 8 ottobre e “Il Berretto A Sonagli” di Luigi Pirandello il 19 e 20 novembre, al Pand P di Eindhoven.  Per maggiori informazioni su Libera Mente cliccate qui: https://www.facebook.com/liberamenteNL

Made in Italy è l’associazione fondata da Matilde Sortino e situata a Strijp-S. Nasce nel 2017 per accogliere gli italiani appena arrivati in città per aiutarli ad orientarsi nella loro nuova vita nei Paesi Bassi. Con il tempo la struttura si è ampliata coinvolgendo anche soci internazionali e ovviamente olandesi, tutti grandi appassionati di cibo, buona compagnia, turismo e cinema italiano. Oggi organizza serate al cinema in lingua italiana e divertenti eventi, dove poter chiacchierare e conoscere nuove persone. Il prossimo appuntamento con un vero aperitivo all’italiana sarà il primo ottobre presso il Fifth NRE di Eindhoven, mentre per rimanere aggiornati sulle nuove iniziative seguite la pagina facebook https://www.facebook.com/StichtingMadeinitaly.

Se volete invece concentrare le vostre attenzioni sul fronte gourmet, Cucina Italiana è ripartita ad organizzare cene e corsi privati direttamente nelle vostre cucine. I più esperti possono chiedere con conversazione in lingua italiana, per praticare durante un corso di cucina o tra una portata e l’altra. Questa la pagina facebook: https://www.facebook.com/cucinaitaliana.eu

Conoscete AstroSamantha?

Samantha Cristoforetti è un’astronauta e aviatrice, la prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea. E’ uno dei personaggi più rappresentativi della scienza: le sono stati intitolati un asteroide, una bambola Barbie ed un fiore. Ambasciatrice UNICEF, Cavaliere e Commendatore, ha una laurea specifica e due ad honorem.

Parla inglese, tedesco, francese e russo e sta imparando il cinese in previsione di possibili future missioni. Con la missione ISS Expedition 42/Expedition 43 ha conseguito il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo (199 giorni). Da straordinaria divulgatrice scientifica a 45 anni ha accettato di tornare in orbita con la Crew-4 verso la stazione spaziale internazionale per la Missione Minerva, dove è ingegnere di bordo.  

AstroSamantha – così soprannominata dai suoi fan – ha fatto entrare il mondo in quella che è a tutti gli effetti la sua seconda casa tramite la piattaforma Tik Tok https://www.tiktok.com/@astrosamantha?lang=en facendo scoprire come si vive in orbita alle prese con bisogni essenziali, dalla gestione del cibo al wc. 

Qui potete vedere ancora alcuni suoi interessantissimi video in Italiano: 

Lazio, una destinazione da scoprire

La regione Lazio fa pensare subito a Roma. Un binomio imprescindibile, dove la meravigliosa capitale d’Italia quasi cancella l’esistenza delle altre province all’interno della regione. Eppure, invece, proprio le altre città attorno a Roma spesso e volentieri offrono attrazioni turistiche migliori, natura splendida e incontaminata con un comparto di testimonianze storiche capaci di affascinare anche il più “duro” e navigato dei viaggiatori.

La regione ha lanciato l’iniziativa “Più notti, più sogni” dove viene regalata una notte in più per chi ne prenota due o tre presso la stessa struttura e ospita due notti in più gratis se ne vengono prenotate cinque nella stessa struttura ricettiva. Si può anche scegliere tra tante attività e servizi turistici per vivere un’esperienza di viaggio a 360 gradi. L’iniziativa è rivolta a tutti i turisti italiani e stranieri, nonché residenti del Lazio, che sceglieranno di visitare la regione Lazio entro il 30 novembre 2022. 

https://www.visitlazio.com/piu-notti-piu-sogni-experience/

Il Lazio deve il suo nome al termine latino latus, che significa spazioso. Nella sua superficie di 18mila chilometri non mancano parchi naturali e riserve con grande presenza di colline e pianure e tre catene di monti. La regione è molto interessante a livello geografico e questo si rispecchia nella varietà di flora e fauna presente nella zona. Un territorio perfetto per escursioni naturalistiche, dall’immensa vegetazione della Maremma al verde generale predisposto a essere usato per opere come il Parco di Bomarzo, una delle tante attrattive sparse per la provincia, insieme alle necropoli, le zone dell’Etruria e della Tuscia, Volturno, Ferento e altri importanti siti archeologici.

Il Lazio conserva le testimonianze delle diverse popolazioni indo-europee che ci stanziarono fin dal secondo millennio avanti Cristo. Non soltanto i Latini, ma anche i Sabini, i Volsci, gli Ernici, gli Equi e gli Aurunci popolarono le zone centro meridionali di questa fertile regione, mentre a Nord si affermarono, almeno a partire dal V secolo a.C., gli Etruschi.

Ovviamente, con Roma capitale, il cibo tipico laziale è visto come la carbonara e l’amatriciana, l’arrabbiata e la gricia, la cacio e pepe e il pecorino. Eppure il tour mangereccio della regione tocca tanti piatti, soprattutto di carne: la porchetta è sicuramente un must in molte zone, mentre abbacchio e coda alla vaccinara sono i piatti necessari a completare la conoscenza basilare del mangiare romano. Carciofi e fiori di zucca sono i sovrani delle verdure, fatti in padella o fritti in pastella, ma ovviamente anche supplì e baccalà sono famosissime pietanze street food.

Eurovision Song Contest 2022

Grazie alla vittoria dei Måneskin, l’Eurovision Song Contest 2022 si terrà in Italia e più precisamente a Torino. La scelta è ricaduta sul capoluogo piemontese che vanta il palazzetto più capiente d’Italia: il PalaOlimpico ha infatti una capienza su carta di ben 18.500 persone.
 
Questo era solo uno dei requisiti fondamentali per poter ambire a raggiungere il traguardo, e la città della Mole Antonelliana li rispetta tutti. Sarà dunque Torino ad accogliere i numerosi partecipanti del contest europeo il 10 e il 12 per le due semifinali, mentre il 14 maggio sarà il turno della scoppiettante finale.I conduttori saranno Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan. I cantanti Mika e Laura Pausini sono già volti molto noti del panorama musicale globale. Amatissimi dal pubblico, ciascuno con una carriera ultradecennale alle spalle, hanno già esperienza di conduzione televisiva grazie alla loro partecipazione a show in prima serata anche nella tv italiana. Alessandro Cattelan è nato come presentatore di format musicali e in questo ambito ha accresciuto la sua popolarità, presentando X Factor in Italia per 10 anni.

 
L’Italia verrà rappresentata dai vincitori del Festival di Sanremo Mahmood e Blanco con il brano “Brividi”, mentre un altro cantante italiano – Achille Lauro, gareggerà per lo stato di San Marino con “Stripper”.

Le canzoni più belle del Festival di Sanremo 2022

Il video del brano vincitore

Si è conclusa una delle edizioni più viste e seguite del festival della canzone italiana, che ha incoronato vincitori Mahmood & Blanco con il brano Brividi, seconda Elisa e terzo Gianni Morandi. La giovane coppia di cantanti rappresenterà l’Italia all’Eurovision, che si terrà a Torino dal 10 al 14 maggio con la conduzione di Alessandro Cattelan, Laura Pausini e Mika. 
 
Ma oltre ai vincitori, che stanno scalando le classifiche anche all’estero, quali sono le canzoni più ascoltate? I brani più ascoltati in radio sono Irama con Ovunque sarai, seguita da Ciao ciao di La Rappresentante di Lista, Insuperabile di Rkomi e Farfalle di Sangiovanni. 
 
E il testo:
 
Ho sognato di volare con te
Su una bici di diamanti
Mi hai detto, “Sei cambiato
Non vedo più la luce nei tuoi occhi”
La tua paura cos’è?
Un mare dove non tocchi mai
Anche se il sesso non è
La via di fuga dal fondo
Dai, non scappare da qui
Non lasciarmi così
Nudo con i brividi
A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E ti vorrei rubare un cielo di perle
E pagherei per andar via
Accetterei anche una bugia
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E mi vengono i brividi, brividi, brividi
Tu, che mi svegli il mattino
Tu, che sporchi il letto di vino
Tu, che mi mordi la pelle
Con i tuoi occhi da vipera
E tu, sei il contrario di un angelo
E tu, sei come un pugile all’angolo
E tu scappi da qui, mi lasci così
Nudo con i brividi
A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E ti vorrei rubare un cielo di perle
E pagherei per andar via
Accetterei anche una bugia
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E mi vengono i brividi, brividi, brividi
Dimmi che non ho ragione
E vivo dentro una prigione
E provo a restarti vicino
Ma scusa se poi mando tutto a puttane e
Non so dirti ciò che provo, è un mio limite
Per un “ti amo” ho mischiato droghe e lacrime
Questo veleno che ci sputiamo ogni giorno
Io non lo voglio più addosso
Lo vedi, sono qui
Su una bici di diamanti, uno fra tanti
Nudo con i brividi
A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E ti vorrei rubare un cielo di perle
E pagherei per andar via
Accetterei anche una bugia
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E mi vengono i brividi, brividi, brividi 

La più divertente e mia preferita? Il tormentone del duo La rappresentante di Lista: perfetto per ballare e cantare “Con le mani, con i piedi, ciao ciao.”