Crostata al rabarbaro

Un classico tra i dolci a base di rabarbaro! Questa crostata si caratterizza per un sapore dolce e al tempo stesso leggermente amarognolo: le note acidule del rabarbaro infatti contrastano perfettamente l’aggiunta dello zucchero dando vita ad un dessert bilanciato nel sapore e appetitoso nell’aspetto. La crostata al rabarbaro può essere accompagnata con del gelato alla vaniglia o una crema pasticcera aromatizzata al limone ed essere servita sia a merenda che a colazione.

Ingredienti

  • 250 gr farina
  • 130 gr burro
  • 200 gr zucchero
  • 4 tuorli
  • 1 limone bio
  • 200 ml latte
  • 1 stecca vaniglia
  • 250 gr marmellata di rabarbaro

Preparazione

In una ciotola capiente mescolate la farina con il burro freddo tagliato a tocchetti fino a ottenere un composto sabbioso. Unite 100 g di zucchero, un tuorlo, la scorza del limone grattugiata e impastate fino ad ottenere un composto liscio e compatto. Ricopritelo con pellicola per alimenti e riponetelo in frigorifero per 30 minuti.
Prendete l’impasto e stendetelo con il mattarello su un piano leggermente infarinato fino a raggiungere lo spessore di circa 1 cm. Imburrate e infarinate una teglia e rivestitela con la frolla. Farcite uniformemente con la marmellata di rabarbaro e decorate con i fili ricavati dalla frolla avanzata. Infornate in forno preriscaldato a 180°C per 40 minuti circa.
In un pentolino mettete a scaldare il latte con il baccello di vaniglia diviso a metà per il senso della lunghezza. A parte, con le fruste, lavorate tre tuorli con 100 g di zucchero fino a ottenere una crema liscia e corposa. Eliminate la bacca di vaniglia dal latte e unitelo ai tuorli. Trasferite il composto in una in un recipiente per la cottura a bagnomaria e fatelo addensare. Decorate la crostata prima di servire.

Appels met kaneel uit de oven

Ingrediënten

  • Vier rijpe, gele appels
  • Kaneelpoeder naar smaak
  • Eventueel rietsuiker
  • Eventueel 50 gram pijnboompitten

Bereidingswijze

Was de appels goed, verwijder de steel en prik met een vork gaten in de schil van de appels. Op deze manier barsten ze niet tijdens het verwarmen.
Verwijder het binnenste met een klokhuisverwijderaar.
Plaats de appels in een ovenschaal en bestrooi met kaneel. Naar keuze voeg je ook nog een laagje suiker of ahornsiroop toe en de pijnboompitten in het binnenste van de appel.
Bak ze in een voorverwarmde oven op 200 graden gedurende 30-35 minuten.
De appels kunnen lauwwarm of op kamertemperatuur geserveerd worden.

Variaties en tips

Eventueel kun je een beetje broodkruimels, citroenschil, rozijn of slagroom toevoegen. Als je niet op dieet bent, serveer de appels dan warm in combinatie met vanille-ijs.

Una mela al giorno leva il medico di torno

Chi non conosce il detto? Questo perché le mele sono povere di calorie e ricche di fibre e contengono tantissime vitamine (B1, B2, B3, Follati, Vitamina A e Vitamina C) e minerali, in particolare il potassio. E siamo anche fortunate, perché possiamo trovare questo frutto a chilometro zero, visto che i Paesi Bassi sono ricchi di meli.
 
Un dessert light e buonissimo, ideale per chi è a dieta, visto che unisce le proprietà benefiche della mela a quella della cannella, spezia deliziosa che stimola la circolazione sanguigna, combatte il colesterolo, aiuta la digestione e rafforza il sistema immunitario.

Mele al forno con cannella

Ingredienti

  • 4 mele gialle mature
  • q.b. cannella in polvere
  • facoltativo zucchero di canna
  • facoltativo 50 gr di pinoli

Procedimento

Lavare bene le mele, togliere il picciolo e con una forchetta bucherellate la buccia delle mele. In questo modo non scoppieranno durante la cottura.
Togliere la parte centrale con un levatorsoli.
Disporre le mele in una pirofila e spolverizzare con la cannella. Se volete aggiungete anche una spolverata di zucchero o sciroppo d’acero e i pinoli all’interno del foro.
Infornate a forno già caldo a 200° per 30/35 minuti.
Potete servirle tiepide o a temperatura ambiente.

Varianti e consigli

Potete aggiungere un pizzico di pangrattato, scorza di limone, uvetta o amaretti sbriciolati.
Se non siete a dieta servitele calde accompagnate dal gelato alla vaniglia.

Hummus van rode biet

Ingrediënten

  • 3 lepel tahinpasta
  • 400 gram gestoomde rode biet
  • 240 gram gekookte kikkererwten
  • sap van 1 citroen
  • 1 theelepel komijnzaadjes
  • zout
  • olie

Bereidingswijze

De bereiding is zeer eenvoudig en snel. Doe de kikkererwten, de in stukjes gesneden rode biet, de tahin, het zout, de citroensap en de komijn in de keukenmachine. Mix tot het een homogene massa, voeg indien nodig een beetje olie of een scheutje water toe om het geheel smeuïger te maken. De humus van rode biet kun je drie dagen in een afgesloten bakje in de koelkast bewaren.

Barbabietola rossa

In Italia è piuttosto difficile trovarla fresca, normalmente si vende precotta e confezionata. Per questo motivo ho iniziato a riscoprire la barbabietola rossa solo da quando vivo in Olanda ed è un bene perché è un ortaggio con ottime proprietà. Innanzitutto è ricca di acqua (quasi 90 grammi ogni 100), contiene proteine, fibra alimentare, diverse vitamine, in particolare del gruppo B, e una buona quota di sali minerali, soprattutto potassio, sodio, calcio, ferro e fosforo.  È anche un ricostituente naturale che interviene contro stanchezza, mancanza di appetito e anemia grazie alla presenza di microelementi, che rivitalizzano i globuli rossi e riequilibrano i livelli di ferro nel sangue. Sapete che il suo caratteristico colore rosso è dato dalla presenza di un colorante naturale molto intenso, utilizzato soprattutto nell’industria alimentare (E162)? Della barbabietola si consuma prevalente la radice, ma anche le foglie sono ottime per la propria ricchezza di vitamine; è dunque consigliato mangiare entrambe le parti.

Hummus di barbabietola

Ingredienti

  • 3 cucchiai di salsa tahina
  • 400 grammi di barbabietole cotta al vapore
  • 240 grammi ceci cotti
  • succo di 1 limone
  • 1 cucchiaino semi di cumino
  • sale
  • olio

Procedimento

La preparazione è molto semplice e veloce. Nel vostro robot da cucina versate i ceci, la barbabietola tagliata a pezzetti, la tahina, il sale, il succo del limone e il cumino. Frullate sino a ottenere una crema omogenea e, nel caso, aggiungete poco olio o un goccio di acqua per ammorbidire il tutto. L’hummus di barbabietola si conserva chiuso in un contenitore in frigorifero per tre giorni.

Zoetzure wortels

Ingrediënten

Voor ongeveer 5 middelgrote glazen potten van 500 ml

  • 2 kilo wortels (oranje, paars, geel) schoongemaakt en geschild
  • 200 gram witte suiker
  • 500 ml rijstazijn, appelazijn of witte azijn
  • 2 theelepels zout
  • 2 kopjes lauwwarm water (warm genoeg om de suiker op te lossen)

Snij de wortels julienne of in zeer dunne plakjes. Leg ze in een vergiet en bestrooi ze met 4 theelepels suiker en 2 theelepels zout. Met gewassen handen of met keukenhandschoentjes alle wortels zorgvuldig omscheppen en inwrijven. Blijf dit enkele minuten doen totdat ze zacht en elastisch beginnen te worden. Spoel ze daarna af onder stromend water en laat ze uitlekken in een vergiet.

In de tussentijd maak je het mengsel van suiker en azijn: in een kom meng je samen de suiker, witte azijn en lauwwarm water, totdat de suiker is opgelost. Maak de glazen potten schoon en ontsmet ze. Doe de wortels erin en voeg het mengsel toe totdat ze helemaal bedekt zijn. Sluit de potten en berg ze op in de koelkast; de zoetzure wortels zullen over enkele dagen klaar zijn.

Carote

Uno dei primi ricordi di cibo che lego all’Olanda è il racconto della mia insegnante delle scuole elementari. Non mi ricordo il contesto, ma spiegava a noi bambini estasiati che le carote non sono sempre state arancioni. Erano diventate di questo colore per rendere onore alla dinastia degli Orange, che avevano guidato il Paese nella guerra d’Indipendenza contro il potere spagnolo. Per questo motivo alcuni coltivatori avevano selezionato con cura i semi per omaggiare Guglielmo d’Orange. Eravamo ancora troppo piccoli per capire esattamente il processo, ma rimase impresso a tutti quanto questo popolo fosse stato tanto intelligente e capace da trasformare il colore di un ortaggio. Vero è che le varietà originarie provenienti dall’Afganistan erano per lo più tra il porpora e il viola, ma ne esistevano anche di gialle, rosse o nere. Varietà antiche che si possono riscoprire oggi anche in Italia in Puglia, nei pressi di Polignano a Mare (Bari) e di Tiggiano (Lecce) dove esistono coltivazioni di carote viola, particolarmente ricche di sostanze antiossidanti tornate oggi in auge.
 
Ailén

Carote sottaceto

Ingredienti
per circa 5 barattoli medi in vetro da 500ml 

  • 2 kg carote (arancioni, viola, gialle) pulite e spelate
  • 200 gr zucchero bianco
  • 500 ml aceto di riso, di mele o aceto bianco
  • 2 cucchiaini sale
  • 2 tazze di acqua tiepida (calda abbastanza per sciogliere lo zucchero)

Tagliare le carote a julienne o a fettine molto sottili.

Metterle in uno scolapasta e spolverarle con 4 cucchiaini di zucchero e 2 di sale.

Con le mani pulite o con guanti da cucina massaggiare bene tutte le carote con attenzione.

Continuare a massaggiarle per qualche minuto, fino a quando iniziano a diventare morbide ed elastiche.

Sciacquarle poi con acqua corrente e lasciarle scolare in uno scolapasta.

Nel frattempo preparare la miscela di zucchero e aceto: in una ciotola mescolare insieme zucchero, aceto bianco e acqua tiepida, fino a quando lo zucchero si scioglie.

Preparare i barattoli puliti e igienizzati. Mettere le carote e aggiungere la miscela fino a coprirle completamente.

Chiudere i barattoli e riporli in frigorifero; i sottaceti saranno pronti in un paio di giorni.