Dopo anni di oscurantismo gastronomico, in cui era praticamente scomparsa dalle tavole e dai mercati, la scorzonera sta tornando prepotentemente alla ribalta, ma cos’è la scorzonera?
All’aspetto la scorzonera è simile al topinambur – appartengono alla stessa famiglia, quella delle Asteracee, insieme a carciofo e radicchio – ma più lunga e sottile. Ha una spessa pelle marrone e una polpa color crema. Viene coltivata anche nel Nord Italia, specialmente in Liguria e Piemonte, dove è nota come “asparago d’inverno”. La scorzonera ha un sapore intenso e leggermente amarognolo – che molti paragonano addirittura alle ostriche. Possiede solo 20 calorie per cento grammi ed è ricca di vitamine, fibre e sali minerali: i suoi valori nutrizionali ci spingono decisamente a consumarla. Come qualsiasi radice, la scorzonera va pulita benissimo e rigorosamente pelata.
Attenzione: se la pelate molto prima di utilizzarla mettetela a bagno in acqua e limone per prevenire l’ossidazione. Non dimenticare di usare i guanti di latice.